COMUNICATO
Assemblea

EUROPA. VIA LIBERA IN COMMISSIONE PARITÀ E DIRITTI AL PARERE PER LA SESSIONE EUROPEA 2016

Tra gli argomenti trattati le politiche per l’uguaglianza di genere, l’equilibrio di genere fra gli amministratori, l’occupazione femminile e la violenza di genere

La Regione Emilia-Romagna dovrebbe “attivarsi nelle opportune sedi, a livello nazionale ed europeo, per riaprire il dibattito sulla futura strategia dell’Ue per l’uguaglianza di genere” perché “nel programma di lavoro della Commissione europea per il 2016 non risulta alcun riferimento specifico alla strategia dell’Ue per l’uguaglianza di genere post 2015”: la Commissione infatti “anziché procedere alla presentazione di una nuova strategia da sottoporre ad un ampio e approfondito dibattito pubblico finalizzato a comprendere cosa non ha funzionato nelle politiche sinora adottate e quali azioni intraprendere in futuro per rendere le politiche sull’uguaglianza di genere più incisive e concrete, si è limitata a pubblicare un documento di lavoro dei suoi servizi che delinea un piano di azione di soli tre anni, dal 2016 al 2019”.

A rimarcalo è la commissione Parità e diritti delle persone, presieduta da Roberta Mori, che nella seduta di questa mattina ha approvato a maggioranza, con il voto favorevole di Pd e Sel e l’astensione di Ln, Fi e Fdi-An, la bozza di parere per i lavori della Sessione europea 2016 dell’Assemblea legislativa.

Nel documento si auspica poi una rapida conclusione dell’iter legislativo di approvazione, richiedendo anche alla Giunta di attivarsi nelle opportune sedi in tal senso, della Proposta di direttiva del parlamento europeo e del consiglio riguardante il miglioramento dell’equilibrio di genere fra gli amministratori senza incarichi esecutivi delle società quotate in Borsa e relative misure, sulla quale la commissione assembleare stessa “aveva promosso la partecipazione dell’Assemblea legislativa alla consultazione pubblica avviata dalla Commissione europea, conclusasi nel 2012, coinvolgendo attivamente associazioni ed enti locali del territorio”.

Con riferimento al tema dell’occupazione femminile, la Commissione assembleare segnala “l’importanza della previsione nel Patto per il lavoro siglato il 20 luglio 2015 di una sezione dedicata all’uguaglianza di genere che, attraverso le politiche attive per il lavoro e il ruolo chiave dei servizi pubblici per l’impiego, ha come obiettivo l’incentivazione e qualificazione dell’occupazione femminile e il contrasto alle differenze retributive tra donne e uomini, il cosiddetto gender pay-gap”. Nella stessa ottica la Commissione Parità invita la Giunta anche a “porre particolare attenzione all’attuazione dei principi contenuti nella Carta per la responsabilità sociale di impresa” e a “considerare che per due terzi il ruolo del caregiver familiare è svolto da donne e che questo richiede una adeguata flessibilità del sistema occupazionale, nonché una forte integrazione del welfare di prossimità, per evitare segregazione e worn out femminile”.

Infine, per quanto riguarda la violenza di genere, “la Commissione assembleare segnala positivamente il recepimento da parte dello Stato della direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio del 2012 che istituisce norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato”: una direttiva che costituisce “un passo in avanti importante e concreto per il contrasto al crescente fenomeno della violenza di genere” perché rappresenta “un punto di riferimento giuridico importante anche ai fini dell’attuazione delle previsioni della Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere, finalizzate alla prevenzione della violenza di genere e, in particolare, del Piano regionale contro la violenza di genere”.

(jf)

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