Telecamere e microfoni nelle strutture che ospitano bambini, anziani e disabili. Lo propone un consigliere di Fratelli d’Italia, che con un’interpellanza torna in Aula sul tema della videosorveglianza come strumento di prevenzione dei maltrattamenti nei confronti dei soggetti più deboli. Secondo l’esponente di Fdi la violenza verso persone indifese in asili, ospedali e case di riposo è ormai una “questione nazionale” che riguarda troppi istituti, da Nord a Sud. Lo dimostrerebbero alcuni “riprovevoli e raccapriccianti episodi” di cronaca nera: il più recente, in Emilia-Romagna, è quello che ha visto l’arresto di due insegnanti della scuola elementare Vittorino da Feltre di Piacenza. “Anziani, minori e disabili sono l’anello debole della società- sottolinea il consigliere- e per questo è fondamentale monitorare le condizioni in cui vengono ospitati nelle strutture pubbliche e private in modo che chi commette violenza sia adeguatamente punito. Chiedo alla Giunta se convenga sull’utilità dell’installazione di telecamere di videosorveglianza negli istituti in questione e se intenda richiedere al Parlamento l’emanazione di specifiche norme”.
La Giunta, pur ritenendo i fatti di Piacenza “agghiaccianti”, ha esternato alcune perplessità riguardo l’utilizzo di telecamere all’interno di scuole e case di cura: da un punto di vista giuridico dal momento che si tratta di temi di carattere generale con risvolti sulla tutela della privacy, ma anche dal punto di vista delle norme lavoristiche, che rimangono squisitamente statali. La Regione però- ha sottolineato l’esecutivo- non può lavarsene le mani e per questo, anche se non concorda con l’installazione della videosorveglianza h24, si impegnerà per rafforzare i controlli.
“I casi di violenza sui più deboli ormai non sono un’eccezione, ma la regola”, ha risposto il consigliere Fdi. Le telecamere non sono la panacea di tutti i mali ma sono meglio che niente, visto che al momento altre soluzioni non sono state prospettate”.
(Giulia Paltrinieri)