L’Aula stoppa il progetto di legge della Lega nord per introdurre sconti a favore di chi decida di pagare il bollo auto con la domiciliazione fiscale. Una bocciatura da cui però emerge una risoluzione- approvata questo pomeriggio- che accoglie un punto del progetto di legge: l’introduzione della possibilità di inserire la domiciliazione bancaria tra i metodi di pagamento del bollo auto. Atto di indirizzo votato all’unanimità, firmato dal Partito democratico, dalla Lega stessa, da Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale e Forza Italia, a cui anche il Movimento 5 stelle ha portato il proprio contributo con due emendamenti, votati dall’intera Assemblea. Con questo atto l’Assemblea ha così dato mandato alla Giunta a “sondare il terreno sulla possibilità di introdurre la domiciliazione fiscale” e di altre modalità, come suggerito e aggiunto da Andrea Bertani (M5s).
Relatore del pdl bocciato era Massimiliano Pompignoli che durante il suo intervento in Aula ha sottolineato come “il provvedimento non avrebbe necessitato di una nuova scheda finanziaria perché fidelizzando il cittadino attraverso la domiciliazione bancaria e gli sconti che da essa ne sarebbe derivati sulla tassa auto, le entrate sarebbero aumentate. Spediamo soldi per mandare lettere di messa in mora, con una convenzione con Aci, ma attraverso la modifica della legge avremmo potuto abbassare questa uscita. Solo nel 2017 sono stati spesi 3,5 milioni per inviare lettere”, ha proseguito Pompignoli. “Alla minor spesa si sarebbe aggiunto il maggior gettito derivante dai pagamenti della tassa”. Questo “avrebbe compensato lo sconto che sarebbe stato applicato ai cittadini che avessero deciso di utilizzare la domiciliazione”.
Ma è proprio su questo punto che Gianluigi Molinari (Pd) ha imperniato la motivazione della bocciatura del progetto di legge: “La scontistica non è supportata da studi mentre le minori entrate, derivanti appunto da questa riduzione della tassa, sono certe. Abbiamo tradotto in una risoluzione la possibilità di introdurre la domiciliazione bancaria che così potrà essere supportata da verifiche tecniche. Siamo comunque disponibili a un confronto in commissione con i tecnici del recupero crediti”.
Mentre Bertani ha argomentato la presentazione degli emendamenti, poi approvati, spiegando come “la realtà tecnologica abbia superato la domiciliazione fiscale, vedi i pagamenti tramite cellulari e applicazioni. Bene che vengano verificate tutte le altre modalità di pagamento come borsellini elettronici accessibili tramite applicazioni” sul cellulare.
(Andrea Perini)