Approvata dalla commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Paolo Zoffoli, l’integrazione finanziaria del fondo sociale regionale per il programma 2017, 21.415.000 euro che si sommeranno ai 15.158.000 euro già stanziati. Voto favorevole di Pd, Si e Mpd (gruppo misto), no di Fdi-An e astensione da parte di Ln e M5s.
Si è inoltre deciso di prorogare di un anno la durata dei piani di zona per la salute e il benessere sociale 2009-2016 e conseguentemente di prevedere la presentazione, da parte degli ambiti distrettuali, di un programma attuativo annuale 2017.
Daniele Marchetti (Ln), esibendo un articolo del 2015, ha ricordato che “l’assessora Gualmini aveva dichiarato che nel 2016 le risorse regionali destinate, all’interno del fondo sociale, al contesto pluriculturale sarebbero state sospese”. Siamo nel 2017, ha quindi evidenziato, “ma nulla è cambiato e ci sentiamo presi in giro”. Abbiamo presentato, ha concluso il consigliere, “un progetto di legge per non escludere i cittadini emiliano-romagnoli dalla ripartizione di questi fondi regionali”.
Raffella Sensoli (M5s) ha lamentato i ritardi nella presentazione del nuovo piano sociale e sanitario: “Lo attendiamo da tempo, la Giunta è fortemente in ritardo”. La consigliera ha poi criticato la scelta dell’esecutivo regionale di non prevedere nel programma 2017 un capitolo relativo a progetti di vita indipendente rivolti alle persone con disabilità.
Anche il consigliere Tommaso Foti (Fdi-An) ha denunciato i ritardi nella presentazione del nuovo piano e ha criticato la scelta di destinare “consistenti risorse a programmi di integrazione”. Scopriamo, ha aggiunto, “che gli immigrati ci costano parecchio”.
“Il piano sociale e sanitario- è poi intervenuta Marcella Zappaterra (Pd)– dal quale dipendono i piani di zona, mi associo ai colleghi, deve essere approvato prima possibile”. È stato fatto, ha aggiunto, “un lavoro importante, che tiene conto dei nuovi bisogni, un piano che garantisce la continuità di chi è stato preso in carico”.
Il programma annuale 2017 andrà a finanziare il fondo sociale locale, è inoltre previsto il consolidamento e l’ampliamento della rete dei centri per le famiglie ed è confermato il sostegno ai programmi di assistenza a favore delle vittime di tratta, sfruttamento e riduzione in schiavitù e gli interventi rivolti alle persone sottoposte a limitazioni della libertà personale, oltre alla programmazione per l’agevolazione della mobilità per le persone in condizione di fragilità sociale.
(Cristian Casali)