La Regione faccia chiarezza sui lavori non ancora terminati, nel comune di Forlì, all’ex asilo Santarelli e sul cambio di destinazione che in origine prevedeva un Laboratorio aperto e un Museo urbano.
Lo chiede Silvia Zamboni, capogruppo di Europa Verde, in un’interrogazione presentata in Regione in cui vuole conoscere “se il protrarsi dei lavori dei progetti oltre i termini stabiliti per la loro conclusione sia stato formalmente autorizzato con la concessione di proroghe e, in caso affermativo, quali siano i motivi delle proroghe e fino a quale data si estendano”. La consigliera, poi, chiede alla giunta se sia a conoscenza del cambiamento dei progetti per l’ex Asilo e se anche l’Unione europea conosca lo stato dell’arte dei due progetti “finanziati con fondi strutturali europei (Por Fesr 2014-2020) e del loro mutare nel corso del tempo”. L’ultimo quesito chiama in causa la Regione, perché, dopo le verifiche, valuti “se ritenga opportuno prendere in considerazione la richiesta di restituzione dei finanziamenti concessi al Comune di Forlì”.
Silvia Zamboni ricorda che il termine dei lavori per i due progetti era fissato ad aprile e a dicembre 2019 e che la Regione aveva finanziato le due opere con i fondi europei per un totale di 4 milioni. Il Laboratorio Aperto è ancora in locali transitori in un edificio privato vicino all’ex Santarelli “e non sono noti i risultati raggiunti dalla sua attività nel rispetto degli obiettivi indicati nel bando, fra cui numero dei soggetti raggiunti, progetti realizzati, cittadini e imprese coinvolti” scrive la consigliera. Il Museo urbano, continua, “non sarà più realizzato” e i locali saranno usati dall’università come biblioteca, mentre la Biblioteca Moderna, “finanziata dal Comune con fondi propri, troverà spazio nel Palazzo Romagnoli dopo lo smantellamento del museo in esso presente e il trasferimento in altra sede della collezione Verzocchi”.
(Gianfranco Salvatori)