I centri pubblici di formazione professionale in capo ai Comuni sono oggetto di un’interrogazione a risposta immediata in Aula di Enrico Campedelli, Mirco Bagnari e Barbara Lori (Partito democratico). La manovra di bilancio per il 2018 avrebbe previsto per queste società partecipate, assoggettate alla legge Madia, risorse pari a 1 milione di euro, “non sufficienti,” fanno notare i dem, “a coprire i costi necessari per il personale”. A rischio dunque “l’occupazione di oltre 200 dipendenti e 1.200 collaboratori” insieme alla sostenibilità degli stessi centri, che non riuscirebbero ad operare in concorrenza con le strutture formative private.
Campedelli in Aula chiede quindi quali risorse verranno previste nel prossimo assestamento e in che tempi verranno erogate per garantire la programmazione triennale dei centri ed evitare la loro chiusura. “Questi enti verranno consolidati per aprirsi a nuove funzioni” garantisce l’assessore regionale Scuola, lavoro, formazione, Patrizio Bianchi, che assicura 1 milione e 400 mila euro per il 2018 (e uguale somma per il 2019) destinati ai centri per servizi in materia di orientamento. “Continuiamo a garantire l’impegno e riconosciamo valori ai Comuni che hanno mantenuto la loro presenza sul territorio in questo settore” aggiunge l’assessore.
(Francesca Mezzadri)