COMUNICATO
Governo locale e legalità

Fusione Comuni. Stop a pdl Bignami che avrebbe consentito a singole amministrazioni di ‘sfilarsi’

Dopo il no in commissione anche l’Aula dopo un acceso dibattito ha deciso di respingere il progetto di legge

Stop dell’Aula al progetto di legge sulle fusioni di comuni presentato da Galeazzo Bignami, consigliere regionale di Forza Italia. Dopo il parere contrario della commissione Bilancio anche l’Assemblea legislativa, nonostante un dibattito acceso in cui tutti i gruppi hanno espresso la propria visione sulle fusioni comunali, ha deciso di respingere il pdl. La proposta chiedeva di poter escludere dall’iter di fusione automaticamente quei Comuni i cui cittadini, a maggioranza, si fossero espressi contro.

Il pdl, ha spiegato Bignami, è dettato dall’esigenza di contemperare la volontà delle popolazioni che intendono proseguire nel percorso di fusione con quelle delle persone che, al contrario, ritengono di non dover aderire alla proposta di istituzione di un nuovo comune unico. Ma è stato Gianluigi Molinari (Pd) a sottolineare come alla base di un progetto di fusione ci sia uno studio di fattibilità che configura una precisa morfologia territoriale e istituzionale, che verrebbe stravolta in caso di passaggio da ‘fusione a tre a due’. Daniele Marchetti (Lega nord) ha invitato a rivedere i criteri stabiliti dalla legge per le fusioni perché “lacunosi” e quindi i vuoti dovrebbero essere colmati.

Giulia Gibertoni (Movimento 5 stelle) ha riportato invece l’attenzione sulla fusione di Valsamoggia dove si sta verificando una deriva “antidemocratica”. Per questo la pentastellata ha chiesto di non porsi “come spettatrice delle fusioni, ma dovrebbe intervenire e verificarne i risultati”. Caso Valsamoggia che ha scatenato il 5 stelle Andrea Bertani per cui “tutto nasce da quel pasticciaccio brutto che è l’attuale legge sulle fusioni”. Roberto Poli (Pd) ha invece risposto alle parole di Bertani, che nel suo intervento aveva parlato anche di “poca democrazia”, citando il blog di “Beppe Grillo dove nel programma si prevede l’accorpamento per i comuni sotto i 5.000 abitanti”.

E sul caso Valsamoggia anche Igor Taruffi (Sinistra italiana) ha specificato come sia “un macigno sulla strada delle fusioni”, ma ha anche rilanciato dicendo che “non ci sono soluzioni perfette che comprendono tutti i casi possibili”. Alessandro Cardinali (Pd) ha rilanciato chiedendo di puntare “su progetti per unificare territori uniformi”, mentre Tommaso Foti (Fdi-An) è intervenuto sostenendo Bignami: “Il pdl toglie dall’imbarazzo di dover calpestare una parte della volontà popolare. Se ritenete questo progetto non fattibile forse si potrebbe istituire il criterio della maggioranza totale dei voti, a differenza di adesso, dove si guarda comune per comune”.

(Andrea Perini)

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