COMUNICATO
Governo locale e legalità

FUSIONE DI COMUNI. CAMPEGINE, GATTATICO E SANT’ILARIO D’ENZA (RE), TORRI (SEL) E DEL MONTE (LEGA NORD) RELATORI DEL PROGETTO DI LEGGE CHE ISTITUISCE UN NUOVO COMUNE UNICO

La commissione Bilancio, affari generali e istituzionali ha nominato Yuri Torri (Sel) e Gabriele Delmonte (Lega nord) relatori , rispettivamente di maggioranza e minoranza, del progetto di legge predisposto dalla Giunta regionale su richiesta dei rispettivi consigli comunali

È approdato in Assemblea legislativa il percorso di fusione dei Comuni di Campegine, Gattatico e Sant’Ilario d’Enza, in provincia di Reggio Emilia. La commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta da Massimiliano Pompignoli, ha nominato i relatori del progetto di legge che istituisce un nuovo comune unico tramite la fusione dei tre preesistenti. Si tratta di Yuri Torri (Sel) e Gabriele Delmonte (Lega nord), relatori rispettivamente di maggioranza e di minoranza della proposta predisposta dalla Giunta regionale su richiesta dei rispettivi consigli comunali.

Campegine, Gattatico e Sant’Ilario d’Enza si trovano in pianura a cavallo della via Emilia. La somma dei loro territori raggiunge un’estensione di 85 kmq, la metà dei quali è coperta dalla superficie di Gattatico. I tre Comuni sono contigui e caratterizzati dalla presenza di numerose frazioni e località: Calerno di Sant’Ilario; Olmo, Nocetolo, Ponte Enza, Praticello – sede del Municipio, Taneto e Fiesso di Gattatico; Caprara, Case Cocconi, Lora di Campegine.

La popolazione è complessivamente di circa 22.300 abitanti (distribuita tra Sant’Ilario d’Enza circa il 50%, Gattatico il 27% e Campegine il 23%). In caso di fusione, il nuovo Comune sarebbe il quarto più popoloso della provincia reggiana (dopo il capoluogo, Correggio e Scandiano). Insieme ad altri cinque Comuni, Campegine, Gattatico e Sant’Ilario d’Enza fanno parte dell’Unione dei Comuni della Val d’Enza.

In caso di fusione, a partire dal primo gennaio 2017, il nuovo Comune potrebbe contare su un contributo annuale da parte della Regione di 200 mila euro, per un periodo complessivo di 15 anni. Da aggiungere un ulteriore contributo regionale di 150 mila euro all’anno per un triennio, a titolo di compartecipazione alle spese iniziali.  Anche da parte dello Stato sono previsti contributi pari a  1.592.186 euro all’anno per un decennio.

Per approfondire il tema delle fusioni dei Comuni in Emilia-Romagna e sui progetti di unificazione in corso è possibile consultare la sezione del portale dell’Assemblea legislativa dedicata all’argomento, all’indirizzo http://www.assemblea.emr.it/fusione-di-comuni.

(is)

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