“Le competenze investigative, giudiziarie e più in generale di controllo sono poste in capo alle amministrazioni statali e non regionali. La Giunta ribadisce la sua disponibilità a valutare qualsiasi forma di collaborazione proposta dalle prefetture presenti sul territorio regionale al fine di favorire la prevenzione di qualsivoglia attività illecita legata al gioco d’azzardo patologica”. È la risposta dell’assessore Massimo Mezzetti al consigliere del Pd Mirco Bagnari che, in una interrogazione a risposta immediata in aula, aveva chiesto interventi “per limitare la proliferazione di attività legate al gioco d’azzardo e, in particolare, ad attività portate avanti da imprenditori condannati per reati di mafia”.
“Per quanto riguarda specificamente l’attività dell’esecutivo regionale, la nuova disposizione di legge approvata il 28 giugno- rileva l’assessore- individua degli interventi specifici per la prevenzione dell’usura connessa al gioco d’azzardo patologico, tenendo conto degli interventi preventivi e di assistenza già previsti dalla legge regionale con cui la Regione ha dettato norme di prevenzione, riduzione del rischio e contrasto alla dipendenza da gioco d’azzardo patologico e ha tra l’altro previsto l’adozione di un Piano integrato per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco patologico”. inoltre, ha ricordato Mezzetti, il piano 2014‐2016 dà attuazione alla legge prevedendo azioni nei diversi ambiti: prevenzione della dipendenza da gioco d’azzardo, trattamento della dipendenza da gioco d’azzardo, formazione dei titolari e degli esercenti delle sale gioco, degli operatori sociosanitari e della polizia locale, predisposizione di un numero verde regionale e di materiale informativo, definizione delle modalità di rilascio del marchio Slotfree-ER. Dalla emanazione del Piano ha avuto inizio un importante lavoro di collaborazione fra Regione, Enti locali, Aziende sanitarie, per dare attuazione alle previsioni. I confronti promossi fra i diversi attori hanno portato a constatare come molte persone con dipendenza da gioco d’azzardo sono a rischio o già vittime di usura. “Affrontare questo tema in maniera organica agli interventi preventivi e di assistenza- ha concluso l’assessore- risulta molto efficace, anche se gli sforzi della Regione non sempre sono accompagnati da interventi a livello nazionale, dato che quest’anno risultano rilasciate 25.000 concessioni governative”.
Soddisfatto della risposta si è dichiarato Mirco Bagnari. Il consigliere si detto, però, “molto preoccupato per le cifre del fenomeno, dato che la relazione della Commissione parlamentare parla di 1348 euro l’anno di spesa per ogni giocatore in Emilia-Romagna, 23.448 macchinette installate, di cui 18.223 nei bar e 5.215 nelle sale giochi, 1.300 le persone affette da dipendenza da gioco d’azzardo e seguite dagli appositi servizi”.
(Cesare Cicognani)