COMUNICATO
Scuola giovani e cultura

GIOVANI. AVANZA IL PDL CHE MODIFICA SEI LEGGI, M5S E FDI-AN CONTESTANO/FOTO

Eccezione tecnica dei pentastellati. Fratelli d’Italia parla di “tentativo di esproprio delle competenze della commissione”. La maggioranza tira dritto

Arriva in commissione Cultura il progetto di legge “omnibus” della Giunta che modifica sei leggi regionali in materia di politiche sociali e giovanili e ottiene il via libera consultivo tra le proteste di M5s e Fdi-An.

Il M5s ha contestato l’iscrizione del pdl in deroga ai tempi previsti dal regolamento (8 giorni anziché 10), senza che ne fosse evidenziato il carattere d’urgenza, mentre Fdi-An ha criticato il “tentativo di esproprio delle competenze della commissione” da parte della Giunta, che “procede in questa materia con una sorta di manifesto elettorale onnicomprensivo, inaccettabile dal punto di vista tecnico e politico”. Insomma, per il consigliere di Fdi-An, intervenuto più volte, il testo della Giunta, formato da 60 articoli, mette insieme “arbitrariamente” più materie disomogenee fra loro. Meglio sarebbe stato, a suo avviso, che la commissione fosse stata messa nella possibilità di “procedere per stralci” e quindi di occuparsi- non in sede consultiva, ma referente- dei temi di propria competenza ricondotti in un progetto di legge autonomo. L’attività emendativa potrà essere, al contrario, esercitata- ha sottolineato il consigliere- esclusivamente in commissione Politiche per la salute, indicata come sede referente.

Il presidente della commissione ha respinto il rilievo che ci sia stato un “intento elettoralistico” nella calendarizzazione del progetto di legge. Pur riconoscendo un “profilo di ragionevolezza” nelle asserzioni del consigliere di Fdi-An, il presidente ha indicato l’Ufficio di presidenza come la sede preposta all’interlocuzione tra Giunta e Assemblea per l’attività legislativa. Anche la Giunta, per bocca dell’assessore, ha replicato difendendo l’ “omogeneità della materia” trattata nel testo, poiché riguarda in generale le politiche sociali, pur in un’articolazione ampia di attività. I tempi sono stretti- è stato detto- per adeguare le varie norme ai dettami della legge di riordino e, quindi, per dare certezze sulla loro operatività.

In generale,- ha riferito l’assessore- il testo va a modificare alcune parti di sei leggi (2/2003-sistema integrato di interventi e servizi sociali; 5/2004-integrazione sociale cittadini stranieri immigrati; 34/2002-valorizzazione associazioni promozione sociale; 12/2005-valorizzazione organizzazioni volontariato; 14/2008-politiche per le giovani generazioni; 24/2001-politiche abitative) non aggiornate rispetto al provvedimento sul riordino istituzionale (legge regionale 13/2005) che ha previsto la ridefinizione delle competenze prima spettanti alle Province.

È seguita l’illustrazione delle parti del progetto di legge di competenza della commissione, che riguardano in particolare le politiche giovanili (trattate nella legge 14/2008) e le associazioni di promozione sociale.

Il titolo IV del progetto di legge è dedicato alle modifiche della legge 14/2008: si è inserita qualche piccola modifica per ricalibrare e aumentare le risorse regionali a favore di minori e adolescenti- ha sottolineato l’assessore- e per valorizzare il ruolo delle famiglie nelle politiche per l’educazione e lo sviluppo dei ragazzi. Introdotte poi le “nuove tecnologie, tra cui i social network, per adeguare il testo della vecchia legge all’attualità, che impone di considerarli strumenti prioritari per i ragazzi e quindi con necessità di un’adeguata educazione”. A questo proposito, l’assessore ha aggiunto che “rimane il contrasto forte al cyberbullismo” valorizzando la collaborazione tra Regione e il mondo delle agenzie educative in grado di influenzare l’educazione dei ragazzi anche sul piano del contrasto alle dipendenze patologiche. Nel testo, inoltre, si riconosce “più ampiamente” il “ruolo e la funzione delle attività promosse dagli oratori”, si aggiornano il ruolo e le funzioni dei Centri per le famiglie, si fa riferimento “a nuove forme di sostegno psicologico” ai ragazzi ricoverati in ospedale, tra cui la cosiddetta ‘clownterapia’, e si elimina il riferimento alla pari dignità di affidamento famigliare e di accoglienza in comunità, adeguando la norma regionale a quella nazionale in materia , che- ha segnalato l’assessore- dà priorità all’affido famigliare.

In chiusura, il parere della commissione: favorevoli Pd e Sel, astenuto il M5s, no di Ln e Fdi-An.

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