E’ stata approvata all’unanimità, dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, la risoluzione a prima firma di Vincenzo Paldino (Civici con de Pascale), volta al rafforzamento e alla valorizzazione del servizio civile regionale. La risoluzione è stata sottoscritta anche dai consiglieri Paolo Calvano (Pd), Lorenzo Casadei (M5stelle), Fabrizio Castellari (Pd), Eleonora Proni (Pd), Maria Costi (Pd), Lodovico Albasi (Pd), Francesca Lucchi (Pd), Matteo Daffadà (Pd), Raffaele Donini (Pd), Ludovica Carla Ferrari (Pd), Valentina Ancarani (Pd), Alice Parma (Pd), Niccolò Bosi (Pd), Barbara Lori (Pd), Emma Petitti (Pd), Maria Laura Arduini (Pd), Giovanni Gordini (Civici con de Pascale), Anna Fornili (Pd), Luca Quintavalla (Pd).
Nello specifico, con questo documento si chiede all’esecutivo regionale di farsi portavoce, presso il Ministero competente, affinché la riserva del 15% di posti nei concorsi pubblici, per i giovani che hanno concluso il servizio civile universale, venga estesa anche per coloro che hanno svolto il servizio civile regionale. Inoltre, si chiede alla giunta anche di aggiornare la norma regionale, prevedendo la riserva del 15% di posti nei concorsi pubblici indetti dalla Regione, per coloro che hanno svolto il servizio civile regionale. Infine, viene richiesto un potenziamento del servizio civile regionale, sul fronte dei finanziamenti, per renderlo ancor più strutturato e stabile.
Nel documento si ricorda anche che il servizio civile regionale può essere svolto dai giovani tra i 15 e i 18 anni in modo gratuito con attestazione e valorizzazione dell’esperienza integrata nei percorsi scolastici e nell’obbligo formativo, dai giovani tra i 18 ed i 29 anni, in possesso dei requisiti indicati nell’avviso pubblicato annualmente dalla Regione, adulti e anziani in modo gratuito.
“Si tratta di un tema di fondamentale importanza per la crescita personale dei giovani e per il benessere della comunità”, spiega Paldino che ricorda come il servizio civile “affondi le radici nel diritto all’obiezione di coscienza per poi evolversi nel tempo”. “Il servizio civile offre ai nostri ragazzi un’opportunità unica di crescita personale e consente loro di operare in diversi ambiti cruciali come l’assistenza, la cultura, il turismo, l’ambiente, l’agricoltura, acquisendo abilità preziose”.
“I contenuti della risoluzione ci trovano d’accordo. Ricordiamo – ha affermato Priamo Bocchi (FdI) – che il governo ha prorogato il nuovo bando e ha semplificato i processi di accesso ai progetti che l’anno scorso hanno coinvolto 50mila ragazzi, in quello che è un percorso di cittadinanza attiva e grande opportunità di crescita umana e professionale. E’ vero che la legge attuale non esplicita l’estensione della quota di riserva del 15% a chi ha svolto il servizio civile regionale, ma è anche vero che la giurisprudenza viaggia già nel senso di una equiparazione: nulla toglie comunque che possa essere chiesta una specifica sul tema”.
Anche Nicola Marcello (FdI) ha parlato del servizio civile come un modo per poter accedere al mondo del lavoro e acquisire professionalità ritenendo comunque che la Regione “debba dotarsi di regolamenti più precisi che consentano di accedere al servizio con criteri equi”. “Sarebbe opportuno – spiega – che i ragazzi sappiamo prima dove e in quali settori saranno impiegati anche per evitare rinunce”.
“Da sindaco ho visto quanto il servizio civile possa cambiare la vita e come i giovani, in questo modo, riescano a trovare la loro strada. Condivido – afferma Maria Costi (Pd) – in pieno quanto chiesto nella risoluzione, un modo per consentire ai giovani di conoscere le nostre istituzioni, partecipando ai relativi concorsi pubblici”.
Anna Fornili (Pd) ha evidenziato l’importanza del servizio civile regionale ricordando che l’Emilia-Romagna è stata una delle prime a disciplinarlo. “Il servizio civile regionale ha il merito di accrescere la coesione sociale, accogliendo persone escluse dal servizio civile universale, riuscendo dunque ad ampliare la risposta per coloro che vogliano svolgerlo”.
Infine Elena Ugolini (Rete civica), nell’annunciare il proprio voto favorevole, ha parlato di “uno strumento importante per la crescita personale dei ragazzi. Ritengo che la richiesta di potenziamento debba andare di pari passo con la richiesta di semplificare le procedure di accesso che sono ancora complesse”.
(Brigida Miranda)
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