COMUNICATO
Scuola giovani e cultura

GIOVANI. SERVIZIO CIVILE REGIONALE, VIA LIBERA IN COMMISSIONE ALLA PROGRAMMAZIONE TRIENNALE: STANZIATI 600.000 EURO PER IL 2016

Tra le novità la possibilità di articolare i progetti su tre anni e gli incentivi per favorire una maggiore partecipazione

Via libera, da parte della commissione Politiche per la salute e politiche sociali presieduta da Paolo Zoffoli, al primo bando del Piano regionale di Programmazione triennale del Servizio Civile, valido per il periodo 2016-2018. Il documento ha ricevuto il parere favorevole del Pd, mentre si sono astenuti Ln, M5s e Fdi-An.

Ammontano a 600mila euro le risorse a disposizione di enti pubblici o privati, accreditati all’apposito albo, per presentare progetti di servizio civile regionale nel 2016: la novità è che da quest’anno i progetti potranno articolarsi su tre anni, consentendo agli enti di pianificare il servizio civile a medio-lungo periodo.

Il bando favorirà anche una maggiore partecipazione al servizio civile consentendo la partecipazione a giovani disabili, ragazzi che vivono in condizioni economiche e sociali critiche, che provengono da paesi stranieri, ai cosiddetti Neet (giovani cioè che non studiano e non lavorano) e a quelli residenti o domiciliati nelle aree periferiche o montane.

Gabriele Delmonte (Ln) è intervenuto per chiedere se è stato preso in considerazione il fatto che “il servizio civile è a beneficio della Comunità: introdurre persone che hanno a loro volta bisogno di assistenza rischia di invertire la tendenza e servizio civile diventa servizio sociale”.

Alessandro Cardinali (Pd), dopo aver espresso il suo apprezzamento per il bando, si è interessato dei meccanismi che regolano l’autofinanziamento, dalle percentuali alle realtà che vi possono accedere. Secondo la collega Marcella Zappaterra (Pd) “si rivoluziona la modalità favorendo una maggiore partecipazione, e per questo è giusto evidenziare l’assegno riconosciuto nelle tre diversi cifre: il principio formatore di questo bando è allargare la possibilità del servizio civile a chi finora è stato escluso”. Rispondendo a Delmonte, Zappatera sostiene che “la possibilità di approfittare del bando del servizio civile è uno dei tanti modi che la Regione mette in campo per permettere al mondo della disabilità di esprimersi”.

(jf)

 

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