“Quali misure intende adottare la Giunta per assicurare adeguate forme di verifica delle modalità di svolgimento delle prestazioni di lavoro?”. A chiederlo, in un’interrogazione rivolta all’esecutivo regionale, sono Andrea Bertani, Raffaella Sensoli e Gian Luca Sassi del Movimento 5 stelle intervenendo sulla vicenda Ibc.
La Giunta, sollecitano i tre consiglieri, “ci deve anche dire come intende difendere l’operato e la dignità professionale dei tantissimi dipendenti che lavorano con serietà e impegno senza contare su connivenze o protezioni interne” e, in particolare, “ci deve spiegare quali misure intende adottare rispetto ai vertici amministrativi dell’Ibc” e “se le segnalazioni pervenute nell’ambito della procedura di whistleblowing abbiano riguardato anche l’Ibc o problemi analoghi a quelli recentemente emersi e relativi a uscite non autorizzate dal luogo di lavoro”.
Il whistleblowing, spiegano Bertani, Sensoli e Sassi, “rientra fra i principali strumenti per la segnalazione dei rischi di corruzione o comportamenti inidonei”. Anche se in Regione Emilia-Romagna, concludono, “la procedura di segnalazione di possibili comportamenti contrari alla corretta amministrazione è quasi del tutto inutilizzata”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/leggi-e-atti/oggetti-assembleari)
(Cristian Casali)