COMUNICATO
Imprese lavoro e turismo

Imprese. Bulbi (Pd): “Rivedere il decreto sulle concessioni balneari”

Il dem sollecita l’intervento della giunta regionale nei confronti del governo affinchè si tenga conto “delle criticità evidenziate dalla Regione Emilia-Romagna e dalle associazioni di categoria”

Il governo deve cambiare il decreto sulle concessioni balneari, tenendo conto delle criticità evidenziate dalla Regione Emilia-Romagna e dalle associazioni di categoria, al fine di salvaguardare le imprese del settore e garantire equità e stabilità.

La sollecitazione nei confronti della giunta regionale è di Massimo Bulbi (Pd), il quale in un atto ispettivo sottolinea come il decreto recentemente approvato dal consiglio dei ministri e che proroga le concessioni balneari fino al settembre 2027, “sembra mancare l’obiettivo di trovare un reale equilibrio tra l’apertura del mercato delle concessioni e la tutela delle legittime aspettative degli attuali concessionari, suscitando insoddisfazione tra gli operatori del settore”.

Bulbi, rimarcando come “le misure previste hanno generato forti preoccupazioni e critiche da parte delle istituzioni locali e degli operatori balneari, i quali temono che il provvedimento metta a rischio la sopravvivenza delle piccole e medie imprese, in particolare quelle a conduzione familiare”, auspica l’approfondimento degli aspetti tecnici nei 60 giorni che intercorreranno prima della conversione in legge del provvedimento.

Per il dem, tra i miglioramenti proposti, “le linee guida avanzate dalla Regione Emilia-Romagna rappresentano già il punto di riferimento per superare molti di questi limiti e sostenere le linee strategiche unitarie sulle concessioni a sostegno del modello turistico regionale, fatto di migliaia di imprese familiari, lavoro, associazioni e cooperative”.

La revisione dell’atto del governo è poi giudicata necessaria “per garantire che il sistema di gare sia equo e non favorisca esclusivamente gli operatori con grandi disponibilità economiche, ma tenga conto dell’integrazione tra le attività balneari e altre attività turistiche, come alberghi e campeggi, già presenti sul territorio”. Anche il tema degli indennizzi è particolarmente critico e per il consigliere “può rendere iniqua la competizione favorendo l’ingresso di grandi operatori economici, con il rischio di stravolgere l’economia turistica della regione”.

Da qui la richiesta al governo di recepire il documento della Regione Emilia-Romagna, “frutto di un dialogo con sindaci, associazioni di categoria e sindacati con proposte concrete e migliorative per tutelare le imprese locali e garantire la stabilità del settore balneare”.

(Luca Boccaletti)

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