COMUNICATO
Imprese lavoro e turismo

IMPRESE. FACILITARE PER LE PMI L’ACCESSO AGLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO, APPROVATA IN COMMISSIONE RISOLUZIONE GRUPPO PD

Nell’atto di indirizzo, di cui Lia Montalti è prima firmataria, si chiede anche “la massima semplificazione possibile relativamente alla documentazione, privilegiando sempre la modalità digitale” e di “rinforzare tutti gli strumenti di comunicazione”

“Avviare celermente i bandi e gli strumenti di finanziamento previsti per le imprese prevedendo forme di finanziamento differenziato, soprattutto per le Pmi e le microimprese”, “garantire procedure semplificate e celeri per accedere alle risorse, tempi ridotti e certi per l’espletamento delle procedure di selezione, e la massima semplificazione possibile relativamente alla documentazione, privilegiando sempre la modalità digitale” e infine “attivare e rinforzare tutti gli strumenti di comunicazione che possono essere utili per informare in maniera capillare e completa le imprese sulle opportunità previste, rendendo ancora più chiaro e diretto l’accesso alle risorse stanziate”.

Sono queste le tre richieste di una risoluzione presentata da 21 consiglieri del gruppo Pd, con Lia Montalti prima firmataria, che la commissione Politiche economiche, presieduta da Luciana Serri, ha approvato questo pomeriggio con il voto favorevole di Pd, Ln e Sel e l’astensione del M5s.

“Vogliamo mettere in campo strumenti che possano aiutare anche le Pmi a fare innovazione e ricerca, attraverso percorsi che attraggano progetti sul territorio- spiega la proponente Montalti (Pd)-, allo stesso modo vogliamo parallelamente dare attenzione al ricambio generazionale e a tutti i bisogni del percorso quotidiano delle imprese, sostenendole attraverso i microfinanziamenti”.

Come spiega la presidente Serri “questa è l’occasione anche per fare il punto rispetto all’evoluzione di questi strumenti, facendo anche valutazioni rispetto al percorso”.

Secondo Stefano Bargi (Ln) “questa risoluzione sembra fatta ad uso esclusivo di qualcuno davanti a cui sventolarla: è una risoluzione bandiera, le cose andranno comunque come richiesto anche senza questo atto di indirizzo. Altrimenti dobbiamo pensare che la Giunta abbia bloccato i finanziamenti o rallentato i bandi, se la maggioranza ha bisogno di stimolarla”.

Mirco Bagnari (Pd) ribatte però che “tutti i consiglieri eletti raccolgono delle sollecitazioni, che non per forza devono significare che si ritiene tutto sbagliato”. Nel merito secondo il consigliere “non dobbiamo avvallare il male atavico del ‘nanismo’, per questo sono importanti strumenti per far crescere e sviluppare le imprese”.

Per Raffaella Sensoli (M5s) “si parla di crescita quando sopravvivere è un miracolo, e l’assioma per cui le aziende devono crescere sempre mi preoccupa: se l’artigianato di nicchia crescesse perderebbe il suo valore intrinseco”.

Nadia Rossi (Pd) ha sottolineato che “in questa legislatura è partito il nuovo Programma europeo, e ci sono 7 anni per spendere e spendere bene i soldi che arrivano da Bruxelles: gli obiettivi sono indicati delle linee di mandato della Giunta, poi noi che rappresentiamo i territori raccogliamo le loro esigenze e quindi stimoliamo l’esecutivo”. La consigliera ricorda in particolare che “è sempre bene sollecitare un ulteriore snellimento delle procedure, ma non bisogna mai dimenticare la legalità”.

Montalti è intervenuta nuovamente per ricordare che la risoluzione “risale allo scorso dicembre, è ovvio che dopo 5 mesi ci troviamo in una situazione diversa: i fondi strutturali li abbiamo cofinanziati e siamo riusciti a far partire subito i bandi. Ma con questo atto continuiamo a tenere presidiati i temi, grazie a un dialogo sereno e fruttuoso con la Giunta dopo il confronto con i territori”.

È intervenuta per le conclusioni l’assessore alle Attività produttive Palma Costi: “Abbiamo discusso tutta la scorsa legislatura del tema dell’accesso agli strumenti per le Pmi, e torneremo di certo a farlo anche dopo oggi: da un lato infatti c’è la tendenza di chi rappresenta le imprese ad avere sempre più risorse e sempre meno adempimenti, dall’altra parte però ci sono i bilanci regionali e la corretta e giusta esigenza di rendicontazione e tracciabilità, visto che si tratta di soldi pubblici”.

(jf) 

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