COMUNICATO
Imprese lavoro e turismo

Imprese. Il Pd: sostenere il turismo dell’Appennino colpito dal maltempo di maggio

L’obiettivo è aiutare un comparto molto importante e che ha già avuto problemi durante la pandemia da Coronavirus e per la mancanza di neve lo scorso inverno

Sostenere il turismo dell’Appennino emiliano-romagnolo, in seguito agli eventi meteorologici che si sono verificati negli scorsi mesi di maggio e giugno

A chiederlo è un’interrogazione del Partito democratico a firma di Luca Sabattini (primo firmatario), Francesca Maletti e Palma Costi.

“Con uno sforzo straordinario degli enti, delle istituzioni, delle associazioni coinvolte, la Regione ha accelerato il più possibile l’elaborazione di una prima stima dei danni causati dalle alluvioni, dalle frane e dal maltempo diffuso, che hanno caratterizzato la nostra regione fino a metà giugno, rispondendo all’obiettivo di consegnare al governo un quadro più aggiornato possibile delle esigenze economiche del territorio, al fine di poter pianificare ed organizzare il ripristino dei danni e la ripartenza”, spiegano i democratici che ricordano come “le abbondanti precipitazioni che si sono verificate nel periodo suddetto hanno causato danni importanti anche alle infrastrutture turistiche, alle strade e agli itinerari escursionistici, creando ostacoli per i visitatori e influenzando negativamente l’economia locale: gli operatori dell’Appennino, dopo le stagioni cancellate a causa del Covid, stanno vivendo un momento difficile. Anche l’inverno appena trascorso ha registrato la compromissione di una parte della stagione proprio a causa della mancanza di neve e delle temperature superiori alla media del periodo in Emilia-Romagna, con conseguente chiusura degli impianti sciistici e la cancellazione di tante prenotazioni e perdita di parte degli incassi”, spiega il Pd che interroga la giunta per sapere “se e quali iniziative – anche in accordo con il Ministero del Turismo – si prevedono o si sono già attuate per promuovere e sostenere il turismo in Appennino, per qualificare e incentivare l’offerta turistica, per valorizzare il patrimonio culturale, ambientale e gastronomico dell’Appennino emiliano-romagnolo, alla luce degli eventi naturali accaduti e per limitare le disdette delle prenotazioni turistiche per l’estate”.

(Luca Molinari)

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