Sostenere economicamente le piccole e medie aziende artigiane e commerciali che potrebbero subire danni da cantieri aperti sul territorio regionale per la realizzazione di opere pubbliche.
Lo prevede un progetto di legge della Lega che ha come obiettivo “compensare il mancato reddito derivante dalla sospensione o riduzione dell’attività a causa dell’esecuzione dei lavori; coprire i costi di gestione, che non possono superare, per impresa unica, il cinquanta per cento delle spese relative documentate, sostenute a far data dalla sospensione o riduzione dell’attività e fino alla data di ultimazione dei lavori; coprire le eventuali spese straordinarie sostenute e documentabili per la prosecuzione delle attività”.
Il pdl del Carroccio prevede che per ottenere il riconoscimento dei sostegni, che sarebbero gestiti ed erogati dai Comuni con fondi però regionali, devono ricorrere le seguenti condizioni: “che i cantieri per la realizzazione delle opere pubbliche che determinano l’interruzione o la riduzione delle attività commerciali o artigianali abbiano una durata superiore a 90 giorni e che i soggetti in questione dimostrino la sussistenza del nesso causale tra il disagio economico subito e l’apertura dei cantieri per la realizzazione di opere pubbliche attraverso la prova dell’avvenuta diminuzione del fatturato nel periodo indicato”.
Per la Lega “la grave problematica dei danni causati alle attività economiche dall’apertura prolungata di cantieri stradali per la realizzazione di opere di pubblica utilità deve essere affrontata con urgenza e in maniera sistematica, specie dopo due anni di emergenza sanitaria ed economica, aggravata dallo scontro bellico nell’Est d’Europa. Pur trattandosi, infatti, di iniziative destinate a migliorare la fruibilità dei centri abitati da parte della popolazione e, quindi, a migliorarne la qualità della vita, tali opere spesso richiedono, per la loro esecuzione, interdizioni o deviazioni al traffico veicolare e pedonale”.
Il Carroccio sottolinea come “le modifiche alla circolazione stradale, in special modo se prolungate, determinano gravi pregiudizi economici alle aziende commerciali e artigianali situate nelle aree interessate dai lavori, dovuti non solo al mancato guadagno ma anche alla progressiva riduzione della clientela. Appare quindi necessaria l’emanazione di una Legge Regionale, così come già avvenuto in altre Regioni d’Italia, contenente la previsione di un fondo dedicato al risarcimento, almeno parziale, dei danni, documentabili fiscalmente da parte degli imprenditori interessati, causati dalla chiusura prolungata, totale o parziale, delle strade per l’apertura di cantieri che, proprio in virtù della loro pubblica utilità, consentono la creazione di un pubblico fondo di indennizzo”.
(Luca Molinari)
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