COMUNICATO
Imprese lavoro e turismo

Imprese. Pd: Regioni siano centrali su legge nazionale per concessioni balneari

Articolata risoluzione dei Democratici che chiede garanzie precise per uno dei settori più importanti dell’economia regionale come il turismo

Una legge nazionale contenente la revisione e il riordino definitivo della disciplina delle concessioni balneari, coinvolgendo le Regioni nel percorso di definizione dei requisiti per l’assegnazione delle concessioni medesime.

A chiederlo è una risoluzione del Pd a firma dei consiglieri Nadia Rossi, Massimo Bulbi, Pasquale Gerace, Lia Montalti, Marcella Zappaterra, Marco Fabbri, Matteo Daffadà, Manuela Rontini e Marilena Pillati.

La richiesta dei Democratici prende le mosse dai recenti pronunciamenti del Consiglio di Stato che chiede la “messa a bando” dal 2024 delle concessioni balneari attualmente assegnate a privati.

“È ora urgente che il governo affronti in modo definitivo la materia attraverso una legge di riordino delle concessioni demaniali con finalità turistico ricreative che dovrà essere concordata con l’Unione europea per evitare di incorrere in procedure di infrazione che continuerebbero a mettere a rischio un comparto fondamentale per l’economia turistica, nazionale e regionale, e che definisca i criteri per la messa a bando degli stabilimenti balneari”, spiegano i consiglieri del Pd, che chiedono anche il coinvolgimento delle Regioni nella gestione legislativa dei provvedimenti riguardanti le concessioni balneari.

Da qui una dettagliata e puntuale risoluzione che impegna al Giunta “a sollecitare l’adozione di una legge nazionale contenente la revisione e il riordino definitivo della disciplina delle concessioni demaniali marittime e delle modalità di affidamento che, nel rispetto dei principi di concorrenza, di libertà di stabilimento, di garanzia dell’esercizio, dello sviluppo e della valorizzazione delle attività imprenditoriali, contenga criteri che, nel rispetto della par condicio, consentano anche di valorizzare l’esperienza professionale e il know-how acquisito da chi ha già svolto attività di gestione di beni analoghi, anche tenendo conto della capacità di interazione del progetto con il complessivo sistema turistico-ricettivo del territorio locale, nonché di tutelare e riconoscere il lavoro, la professionalità e gli investimenti fatti dagli imprenditori balneari e più in generale il valore aziendale delle imprese esistenti, coinvolgendo le Regioni nel percorso di definizione dei requisiti per l’assegnazione delle concessioni balneari turistico ricreative”.

Si vuole inoltre impegnare la Giunta “a chiedere a governo e Parlamento, in tutte le sedi istituzionali opportune e anche attraverso la Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del Territorio e la Commissione Politiche per il Turismo della Conferenza delle Regioni, che la legge nazionale attribuisca alle Regioni la competenza a prevedere i criteri e i requisiti dell’accesso ai bandi di gara, per tutelare le peculiarità di ogni territorio e contribuire alla promozione del settore turistico nonché a creare una cabina di regia regionale con gli Enti locali interessati, Anci Emilia-Romagna e tutti gli stakeholders, secondo il metodo partecipativo del Patto per il Lavoro e per il Clima, per definire una linea di lavoro unitaria”.

(Luca Molinari)

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