Meno burocrazia per le piccole e medie imprese.
A chiederlo, in una risoluzione, è Giancarlo Tagiaferri (Fdi), che ricorda come “nell’ambito del lavoro artigiano, fra i rappresentanti più forti nell’ambito delle micro e piccole imprese si sottolinea come la legge quadro nazionale risale al 1985, oltre 36 anni fa, e da tempo i rappresentanti delle categorie del mondo artigiano chiedono che tale legge venga ammodernata, partendo dai criteri dimensionali, dalla rappresentatività e dal rafforzamento della tutela dei prodotti artigiani che costituiscono l’ossatura del cosiddetto Made in Italy nazionale. La Regione, assieme agli enti locali e alle altre realtà regionali, può impegnarsi per promuovere presso il governo, fra gli obiettivi da includere nelle riforme legislative, quello di un nuova legge quadro in materia di artigianato, al fine di migliorare e ammodernare il quadro produttivo regionale e nazionale in tema di artigianato”.
Da qui la risoluzione per chiedere alla Regione di intervenire sul governo e in sede di conferenza Stato Regioni per ottenere “un miglioramento della semplificazione degli oneri burocratici per le micro e piccole imprese, un’imposizione fiscale maggiormente equa e meno pesante per le micro e piccole imprese e una facilitazione nell’accesso al credito nei bandi statali per le medesime, rafforzando la collaborazione con le Camere di commercio emiliano-romagnole e le associazioni di categoria più rappresentative delle micro e piccole imprese per tali obiettivi”.
Giancarlo Tagliaferri, infine, chiede all’esecutivo regionale “di intervenire in sede di Conferenza Stato Regioni per una revisione e un ammodernamento della legge quadro nazionale sull’artigianato, del 1985, al fine di migliorarne l’efficacia”.
(Luca Molinari)