COMUNICATO
Infrastrutture e trasporti

Infrastrutture Bologna. Evangelisti (FdI): “Mettere in sicurezza la strada provinciale 74 a Sasso Marconi”

L’interpellanza parte da quanto accaduto il 22 luglio scorso, quando lungo la strada provinciale 74 “Mongardino”, nel comune di Sasso Marconi, si verificò un tragico incidente a seguito del quale perse la vita una persona di 55 anni

Promuovere, d’intesa con la Città metropolitana di Bologna e il Comune di Sasso Marconi, un piano straordinario di messa in sicurezza della strada provinciale 74, che preveda l’installazione di sistemi di controllo elettronico della velocità, il miglioramento dell’illuminazione e della segnaletica orizzontale e verticale, la valutazione di attraversamenti pedonali protetti o rialzati dove tecnicamente compatibili e il potenziamento dei controlli della polizia locale.

Sono le richieste che arrivano dalla capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione, Marta Evangelisti, attraverso un’interpellanza alla giunta. Nel suo atto ispettivo, la consigliera chiede alla Regione anche se intenda istituire o rifinanziare un fondo straordinario per gli interventi urgenti sulle strade ad elevato rischio, promuovendo nel contempo un’interlocuzione con la Prefettura affinché siano rimossi gli ostacoli burocratici che impediscono l’installazione dei dispositivi di controllo.

L’interpellanza parte da quanto accaduto il 22 luglio scorso, quando lungo la strada provinciale 74 “Mongardino”, nel comune di Sasso Marconi, si verificò un tragico incidente a seguito del quale perse la vita una persona di 55 anni. Il tratto in questione, si legge nell’atto ispettivo, era già stato peraltro oggetto di diverse segnalazioni da parte di residenti e comitati civici che ne avevano denunciato la pericolosità. “Ad una precedente interrogazione – evidenzia Evangelisti – l’assessore Priolo si era limitata a richiamare vincoli di competenza, affermando che l’installazione degli autovelox dipende dall’autorizzazione prefettizia e che la strada non rientra tra quelle ad alta incidentalità. Inoltre, aveva affermato che non era possibile installare dossi su itinerari percorsi dai mezzi di soccorso: risposte che, pur formalmente corrette, risulterebbero insufficienti per rispondere alla domanda di sicurezza della comunità locale”. Per la capogruppo è necessario dunque “superare la logica burocratica legata a parametri statistici” ed è opportuno “che la Regione si faccia parte attiva presso la Prefettura e la Città Metropolitana per accelerare ogni decisione utile e individuare soluzioni tecniche alternative compatibili con la normativa vigente”, garantendo così un ascolto strutturato e continuo delle segnalazioni dei cittadini.

La risposta arriva dall’assessora alle Infrastrutture Irene Priolo. “La Regione ha già sollecitato la Città metropolitana per comprendere i tempi di attivazione degli interventi – spiega -. E’ importante che la stessa Città metropolitana si sia dotata, a settembre, di un piano integrato per la sicurezza stradale, facendosi carico di una pianificazione chiara. Pianificazione che si articola su cinque assi di intervento, tra cui la prevenzione del rischio, la moderazione della velocità, azioni mirate sui punti critici e anche educazione e comunicazione. Uno strumento operativo per rendere più sicure le strade provinciali, che diventa importante anche per i Comuni, per quei tratti di strada che attraversano i territori comunali ma sono di competenza provinciale, soprattutto per quanto riguarda l’installazione di sistemi di controllo della velocità”. “Come Regione inoltre – prosegue Priolo -, ci stiamo interrogando su come costruire insieme buone pratiche da mettere a disposizione degli enti territoriali. La normativa regionale prevede che la Regione possa erogare finanziamenti e l’obiettivo è valutare, nella selezione degli interventi, quelli che mettono al centro la sicurezza stradale e il tema dell’incidentalità”.

“Mi soddisfa la cura e l’approfondimento con cui l’assessora si è dedicata al tema, ma non mi soddisfa il dover constatare che ci sono ancora ostacoli dettati dalla Città metropolitana – replica Evangelisti -. Non ci conforta sapere che l’ente metropolitano ha inserito, a settembre, questa strada tra quelle più pericolose in fatto di mobilità. Abbiamo bisogno di interventi strutturali che non sono più rinviabili e per i quali serve anche un cronoprogramma certo: ma almeno si comincino subito a realizzare quelli che impegnano meno a livello materiale ed economico, come la predisposizione di una segnaletica più appropriata e visibile. Mi farò portavoce presso i cittadini di quanto oggi emerso e di questa presa in carico da parte della Regione”.

(Brigida Miranda)

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