COMUNICATO
Infrastrutture e trasporti

Infrastrutture Bologna. Larghetti (Avs): “Migliorare la pianificazione dei voli all’aeroporto Marconi”

Sollecitata in tal senso un’azione sull’Ente nazionale per l’aviazione civile. Auspicio più generale per inserire la sostenibilità ambientale nella valutazione dei futuri progetti aeroportuali

“Intervenire nei confronti di Enac allo scopo di prevedere l’utilizzo del lato ovest della pista dell’aeroporto di Bologna non solo durante la notte (come già avviene) ma anche durante il giorno se consentito dal numero limitato di movimenti orari e anche qualora ciò implicasse maggiori attività di controllo del traffico aereo”.

La capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra Simona Larghetti ricorda come lo scalo bolognese, dotato di una sola pista con orientamento Est-Ovest, insista sulla zona centrale del capoluogo per tutte le operazioni aeree in direzione orientale, con conseguente grave disagio acustico e inquinamento aria in porzioni del territorio ad alta densità abitativa.

Sottolineando come dopo l’emergenza Covid lo scalo bolognese abbia registrato un considerevole aumento del traffico, Larghetti ricorda come facilmente si arrivi a “picchi di frequenza di 90 atterraggi continui in una sola giornata”. La capogruppo rimarca poi l’assenza di una chiara relazione tra atterraggi e condizioni meteo, ma soprattutto “il fatto che per periodi interi – anche di più settimane – non ci siano atterraggi da est, dimostra che non ci sia una necessità strutturale per questa rotta di atterraggio”

A dispetto di una zonizzazione acustica basata su atterraggi da ovest e decolli da est, Larghetti rimarca uno scenario operativo esattamente contrario, con “aree che, secondo la zonizzazione, non dovrebbero essere interessate da impatti acustici rilevanti – come il quartiere Bolognina – e che risultano invece esposte a livelli di disturbo ben superiori ai limiti previsti”.

In vista anche della definizione di una legge regionale sul sistema aeroportuale e auspicando, in coerenza con le esigenze dei territori e delle comunità, uno sviluppo sostenibile degli scali aerei, Simona Larghetti aggiunge alla sua interpellanza anche l’auspicio per un intervento sull’Ente nazionale per l’aviazione civile per adottare “un meccanismo di ridistribuzione dei transiti dell’aeroporto di Bologna agli altri scali regionali in caso di mancato rispetto dei parametri di sostenibilità ambientale”.

Recependo i quesiti posti, l’assessora all’Ambiente, Programmazione territoriale, Mobilità e Trasporti, Infrastrutture Irene Priolo ha chiarito che il tema del traffico aereo sullo scalo bolognese è all’attenzione della Regione fin dal 2013, quando sono iniziate le modifiche progressive alle procedure di decollo che risultano essere le più rumorose. “Dal 2023 -continua Priolo- con l’adozione della nuova procedura di virata anticipata l’impatto acustico è stato ulteriormente limitato e tanti progressi si sono anche ottenuti con il diniego ai sorvoli notturni e con i decolli preferenziali in direzione Ovest. Dovendo però operare ogni scalo aeroportuale in maniera circolare, se i decolli vengono prioritariamente svolti verso Bargellino, è logico che gli atterraggi avvengano su rotta da Est. Per migliorare ancora la situazione e consci della necessità di una politica più uniforme su tutti gli scali regionali, è stato commissionato uno studio, ferme le competenze statali, per un sistema integrato del trasporto aereo che troverà spazio sia nel prossimo PRIT che, in parte, nel prossimo bilancio di previsione. In caso di particolari congestioni, comunque, ricordo che la normativa europea prevede già oggi lo spostamento di traffico da un determinato scalo proprio per salvaguardare i territori che insistono intorno agli aeroporti”.

Larghetti, alla luce delle risposte ottenute, si è dichiarata soddisfatta. “Le affermazioni dell’assessora Priolo -ha concluso la capogruppo- confermano che i parametri ambientali sono al centro delle riflessioni della giunta e confermano altresì l’impossibilità di raddoppiare il numero di passeggeri sullo scalo bolognese, semplicemente perché non c’è abbastanza cielo su Bologna. Ora occorre che anche il governo si convinca della necessità di ripartire più omogeneamente il traffico aereo e operi per una reale ridistribuzione dei voli”.

(Luca Boccaletti)

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