Fare chiarezza sui tempi di restauro del ponte dei Santi di Bondeno, in provincia di Ferrara.
A chiederlo, in un’interrogazione, è il consigliere Fabio Bergamini (Lega).
“Nei giorni scorsi, la stampa locale ha dato notizia della prossima chiusura del ponte situato in via Ponti Santi Dogaro, in località Pilastri, nel comune di Bondeno (Ferrara). Una chiusura decisa a seguito della ripresa dei lavori di recupero del manufatto, conseguenti al sisma del 2012”, spiega il leghista, che ricorda come “i lavori di recupero fossero inizialmente stati calendarizzati per il mese di maggio del 2021, per un importo di circa 330mila euro, e la chiusura del cantiere a dicembre 2021. Un intervento, quello finanziato dalla Regione, che sarebbe dovuto servire per mettere in sicurezza le ‘spalle’ del ponte, i giunti e le travature dell’implacato. I lavori sono stati svolti soltanto in parte, nel corso del 2021, tant’è che la Provincia di Ferrara ha comunicato a tutti gli enti competenti sul territorio di dover nuovamente chiudere (questa volta completamente) la strada durante il mese di luglio, procedendo con specifica ordinanza, per una serie di lavori che comporteranno il sollevamento del manufatto e interventi sugli appoggi del ponte”.
Bergamini sottolinea come “lavori dello scorso anno hanno causato l’istituzione di un percorso a traffico alternato sul ponte, per tutta la durata del cantiere (prevista in 150 giorni) e disagi in parte contenuti per l’utenza. La quale, a distanza di 12 mesi, si trova ora a dover fronteggiare la chiusura completa del ponte, fino alla conclusione dei nuovi interventi, con inevitabili disagi, costi e tempi aggiuntivi di percorrenza”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla giunta “in cosa consistano gli interventi programmati per il recupero del ponte dei Santi situato in località Pilastri a Bondeno, per quale motivo non si sia potuto ultimare l’intervento di recupero post-sisma del ponte, nel corso del 2021 e se questo abbia causato un aggravio di spesa, rispetto a quanto programmato inizialmente”.
Il Carroccio, inoltre, vuole sapere dall’amministrazione regionale “quale sia il costo complessivo del recupero del manufatto stradale e quali i tempi previsti per la consegna dell’opera”.
(Luca Molinari)