COMUNICATO
Infrastrutture e trasporti

INFRASTRUTTURE. IDROVIA FERRARESE, SENSOLI E BERTANI (M5S): “PROGETTO INFICIATO DA INTERVENTI SBAGLIATI E PROBLEMI IRRISOLTI”

In una interrogazione alla Giunta, i consiglieri parlano di “250 milioni” e di una “gara da 300 mila euro per consulenze progettuali in corso”. La Regione “faccia chiarezza”

Il progetto denominato “Idrovia Ferrarese”, parte fondante, all’interno del sistema idroviario padano veneto, delle vie navigabili italiane e finalizzato a favorire lo sviluppo di percorsi che consentano spostamenti a basso consumo energetico e ad alta efficienza, è l’argomento trattato in una interrogazione presentata da Raffaella Sensoli, prima firmataria, e Andrea Bertani (M5s).

Il progetto, spiegano i consiglieri, prevede la riqualificazione del canale navigabile che da Ferrara, con un percorso di 70 km, arriva a Porto Garibaldi, consentendo il traffico di natanti della Classe V europea di navigazione, cioè larghi fino a 12 metri e lunghi fino a 110 metri e che possono trasportare merci fino a 3 ordini di container, “e ha un costo di circa 250 milioni di euro, 145 dei quali già attribuiti dal ministero dei Trasporti alla Regione, che, nel 2005, ha individuato la Provincia di Ferrara quale stazione appaltante dell’opera”. L’idrovia ferrarese, ricordano gli esponenti M5s, “rientra nella core network Ten-T, la principale rete trans-europea dei trasporti, per il periodo di programmazione comunitario 2014-2020, quale parte del sistema delle vie navigabili del nord Italia e quale infrastruttura funzionale all’hub portuale di Ravenna nell’ambito dei corridoi Mediterraneo e Baltico-Adriatico”. Secondo quanto ricostruito da Sensoli e Bertani, nell’ambito degli interventi previsti, a Porto Garibaldi è stato allargato il porto canale, da 30/35 metri a 80, e sono state costruite due darsene per l’ormeggio di natanti da diporto, ma, al termine dei lavori, “si sono riscontrati fenomeni anomali di allagamento dell’abitato di Porto Garibaldi, a fronte di normali mareggiate, e stravolgimenti del moto ondoso, tanto che si è dovuto procedere alla realizzazione di una massicciata all’imbocco del nuovo porto canale per ripristinare la larghezza originale”. Inoltre, “la Provincia di Ferrara ha da poco proceduto all’indizione di una gara (importo base di 350 mila euro) per l’affidamento di un incarico professionale finalizzato alla redazione del progetto preliminare per la rimozione, in prossimità dell’innesto sul Po, delle strozzature di Ponte S. Giorgio, Ponte Porta Reno, Ponte Prinella e Ponte della Ferrovia Bologna-Padova, che contemplerebbe interventi strutturali complessi e impattanti”.

Pertanto, i due consiglieri chiedono alla Giunta “se la gara attualmente in corso sia stata bandita per affrontare problemi emersi in fase di realizzazione del progetto, o, come pare evidente, per risolvere criticità già presenti all’avvio dei lavori e se i finanziamenti accordati a livello comunitario e nazionale per la realizzazione dell’idrovia ferrarese siano vincolati al fatto che l’infrastruttura sia navigabile da navi appartenenti alla Classe V europea e quali tempi si prevedano per la realizzazione delle opere previste dalla progettazione oggetto della gara”. Domandano, infine, “se i fenomeni di allagamento dell’area urbana di Porto Garibaldi e gli anomali moti ondosi registrati siamo connessi ai lavori di allargamento del porto canale e se la successiva realizzazione di una massicciata all’imboccatura del nuovo porto canale comprometta la navigabilità dei natanti della Classe V, pregiudicando la connessione con il porto di Ravenna e compromettendo la sua funzione di hub europeo”.

(Tutti gli atti consiliari – interrogazioni, interpellanze, risoluzioni, progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(lg)

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