Per il ponte sul Po tra Colorno e Casalmaggiore (in provincia di Parma) è necessaria, in tempi rapidi, l’installazione degli autovelox, dei sistemi di monitoraggio dei carichi e di quello di monitoraggio strutturale della stabilità. Lo afferma Fabio Rainieri in un’interrogazione, presentata oggi, con la quale invita la giunta a “intervenire per sollecitare l’installazione in tempi brevi di tutti i sistemi di controllo e monitoraggio”.
Il consigliere regionale della Lega nord ricorda che il ponte è stato riaperto al traffico il 5 giugno scorso, dopo 21 mesi di chiusura totale dovuta a una ristrutturazione urgente, e oggi i mezzi possono transitarci a 50 all’ora e solo se pesano meno di 44 tonnellate. “I sistemi di rilevazione sono assolutamente necessari- scrive nell’atto il vicepresidente dell’Assemblea- in quanto il transito incontrollato sul ponte può ridurre drasticamente la durata decennale di vita prevista. Per l’installazione dei sistemi di rilevazione della velocità e il loro funzionamento senza la presenza di agenti occorre un decreto prefettizio, il cui iter può essere avviato per mezzo di una specifica richiesta”. Ma, denuncia Rainieri basandosi sulle affermazioni del comitato Treno Ponte Tangenziale, “a oggi le amministrazioni provinciali di Cremona e Parma, proprietarie dell’infrastruttura, non avrebbero ancora formulato”.
Non solo: il leghista sottolinea che “non si ha più alcuna notizia da almeno un paio di mesi dei tempi per l’attivazione dei sensori di controllo dei carichi”. Stessa situazione, rimarca Rainieri, per lo studio, affidato all’Università di Parma dalla Provincia, del sistema di monitoraggio strutturale a seguito del quale dovrebbe essere effettuata una procedura di gara per l’assegnazione dei relativi lavori: “Non si ha ancora notizia delle risultanze dello studio e quindi nemmeno dei tempi entro cui il sistema potrà essere operativo”.
Per questo Rainieri domanda alla giunta anche “quali sono le difficoltà che si stanno incontrando per l’installazione dell’autovelox, in che tempi si intende risolverle”, “quando potranno essere attivati i sensori per la rilevazione dei carichi” e “quando saranno disponibili gli esiti dello studio per la predisposizione del sistema di monitoraggio strutturale e in che tempi si prevede che lo stesso sistema potrà essere operativo”.
(Andrea Perini)