COMUNICATO
Parità, diritti e partecipazione

Internet. Contenuti offensivi sui social, Pd: Regione si attivi in sede statale

Consiglieri dem chiedono alla Giunta di attivarsi in sede statale per affrontare il problema dell’eccessiva lentezza con cui i gestori dei social network intervengono per rimuovere contenuti offensivi e discriminatori

Il problema dell’eccessiva lentezza, quando non della totale latitanza, con cui i colossi della comunicazione intervengono per rimuovere dal web e dai social media notizie e contenuti offensivi e discriminatori è al centro di una risoluzione presentata da alcuni consiglieri del Partito democratico, prima firmataria Lia Montalti.

I consiglieri prendono spunto dalla norma cosiddetta “Legge Facebook”, approvata da poco in Germania. Si tratta – spiegano – di una legge che prevede sanzioni fino a 50 milioni di euro per i social network con utenza superiore a due milioni di iscritti che non rimuovano, entro 24 ore, eventuali notizie e contenuti offensivi e discriminatori. La legge, inoltre, stabilisce che, da gennaio 2018, i gestori dei social network saranno obbligati a presidiare i contenuti pubblicati e, soprattutto, a semplificare le procedure per la denuncia di contenuti offensivi, indicando un responsabile a cui rivolgersi con facilità e immediatezza.

L’Italia – ricordano i dem – è già intervenuta sul tema affine del cyberbullismo, approvando, nel maggio scorso, una legge che, fra le altre misure, prevede che il minore sopra i 14 anni vittima di cyberbullismo (o il genitore) possa chiedere al gestore del sito internet o del social media o al titolare del trattamento di oscurare, rimuovere o bloccare i contenuti diffusi in rete, ricorrendo, in caso di mancata risposta, anche al Garante della Privacy . Inoltre, in merito al contrasto del fenomeno denominato “hate speech” (incitamento all’odio), i consiglieri evidenziano come alla Camera dei deputati sia stato depositato, nel novembre 2016, un disegno di legge di iniziativa parlamentare e anche le istituzioni dell’Unione europea stiano lavorando a provvedimenti in materia che, nel maggio scorso, hanno ricevuto un primo parere favorevole dal Consiglio dell’Ue.

Da qui l’iniziativa dei consiglieri del Pd, che chiedono alla Giunta regionale “di moltiplicare le iniziative di educazione e prevenzione rivolte alla popolazione regionale, a partire dalla fascia adolescenziale, maggiormente a rischio, e di sollevare la questione a livello statale, affinché si giunga rapidamente a una norma in grado di contrastare efficacemente il fenomeno, imponendo la rimozione celere dei contenuti e sanzioni consistenti ai gestori che non dovessero adempiervi”.

Oltre alla consigliera Montalti hanno sottoscritto la risoluzione Paolo Zoffoli, Luciana Serri, Marcella Zappaterra, Katia Tarasconi, Manuela Rontini, Gian Luigi Molinari, Massimo Iotti e Mirco Bagnari.

(Luca Govoni)

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