COMUNICATO
Scuola giovani e cultura

Istruzione Parma. Daffadfà (Pd): “Montagna, non chiudere la scuola media di Tarsogno”

“Disagi per gli studenti e le loro famiglie. La Regione intervenga e l’Ufficio scolastico conceda una deroga. Importanti le pluriclassi, nelle zone di montagna, per far vivere il territorio”

Sollecitare l’Ufficio scolastico regionale e il ministero dell’Istruzione a riconsiderare la decisione di chiudere – a causa dei pochi iscritti e della scarsità di fondi – la scuola secondaria di primo grado di Tarsogno, frazione di Tornolo (Parma) “e a valutare la possibilità di agire in deroga per mantenere aperta la scuola”.

La richiesta è del consigliere Matteo Daffadà (Partito democratico) in un’interrogazione alla giunta in cui ricorda anche che la scuola ha avuto lavori recenti di ristrutturazione e adeguamento antisismico, finanziati dal Comune con 350mila euro. “La chiusura della scuola di Tarsogno – scrive il consigliere pd – comporterebbe un grave disagio per le famiglie degli alunni, che dovrebbero affrontare lunghi e costosi spostamenti per raggiungere la scuola più vicina”, e avrebbe un impatto negativo sull’attrattività del territorio, specie per le giovani coppie. Inoltre, la chiusura “comporterebbe non solo un grave disagio per gli alunni, costretti a spostarsi ogni giorno per circa 20 km in autobus fino all’istituto comprensivo di Bedonia, con i relativi rischi e difficoltà legati alle condizioni meteo e alla viabilità delle strade montane, ma anche una perdita di benessere psicologico e sociale”.

Il sindaco di Tornolo, continua Daffadà, ha definito il provvedimento “punitivo” per il territorio e ha scritto all’Ufficio scolastico regionale chiedendo di rivedere la decisione e “per il prossimo anno scolastico, di permettere agli alunni della classe III di finire il loro ciclo scolastico a Tarsogno”, al fine di evitare problemi ai ragazzi, alle famiglie e ai servizi nell’area dell’alta montagna. Per il consigliere dem “è necessario introdurre una deroga al limite numerico minimo di alunni per la formazione delle classi nelle scuole primarie e secondarie di primo grado situate nei comuni montani, nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche” oltre che sostenere le pluriclassi”. Matteo Daffadà ricorda che la Regione ha stanziato 800mila euro proprio per le pluriclassi, con più educatori, e ha disposto un ampliamento del tempo scuola nonché “modelli educativi che valorizzino cultura e ambiente del territorio”.

(Gianfranco Salvatori)

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