Umanizzare le cure per mettere la persona al centro e valorizzarne l’unicità, la storia, cambiando in questo modo l’approccio alla malattia. Fare questo significa andare incontro alle esigenze delle persone che portano con sé non soltanto una malattia o un disturbo, ma hanno sulle proprie spalle problemi che riguardano la loro intera vita: un risultato che si ottiene grazie a una organizzazione dedicata e alla collaborazione con le associazioni di volontariato e i caregiver.
Questo il tema al centro dell’incontro in programma a Bologna lunedì 24 giugno, alle ore 10, nella sala Guido Fanti dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, in viale Aldo Moro 50. L’evento, dal titolo Umanizzazione e partecipazione attiva: due elementi fondamentali della cura, è promosso dal Difensore civico regionale e co-organizzato dall’Azienda ospedaliero-universitaria di Modena.
Particolarmente attenta a questi temi è l’Azienda ospedaliero-universitaria di Modena, che in questi anni, con la collaborazione dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Siena, ha attivato numerosi progetti.
“È importante affrontare il tema dell’umanizzazione delle cure in un incontro aperto a tutti. Mi sono adoperato per portare in Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna i promotori di questi progetti per contribuire a diffondere l’approccio programmatico focalizzato sulla centralità della persona e il benessere organizzativo in tutti gli ambiti del servizio sanitario della nostra regione e, se possibile, oltre i suoi confini”, sottolinea il Difensore civico regionale, Guido Giusti.
Dopo i saluti di Silvia Zamboni, vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, l’incontro sarà coordinato dallo stesso Guido Giusti. I lavori saranno aperti da Marino Fardelli, Presidente del Coordinamento dei Difensori civici e Difensore civico della Regione Lazio e da Lucia Annibali, Difensore civico Regione Toscana. Interverrà poi Claudio Vagnini, Direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena con una relazione dal titolo L’umanizzazione delle cure: la politica aziendale necessaria e Lorenzo Broccoli, Direttore amministrativo dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Modena L’approccio partecipativo: coinvolgere per innovare. Importante sarà il punto di vista del volontariato, con Ivonne Pavignani Presidente del Comitato Consultivo Misto dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Modena che parlerà di Politiche di integrazione del volontariato nell’Azienda ospedaliero-universitaria di Modena e del Direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese Antonio Barretta che tratterà Il coinvolgimento dei pazienti e del volontariato presso l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese: creare valore insieme. Le conclusioni saranno affidate a Raffaele Donini, Assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna.
“Partecipare a un evento organizzato dal Difensore civico della Regione Emilia-Romagna è un’occasione importante perché l’Azienda ospedaliero-universitaria di Modena viene individuata come rappresentante di una buona politica aziendale a tutela dei cittadini e soprattutto dei cittadini più fragili – sottolinea il Direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Modena, Claudio Vagnini. Negli ospedali modenesi, infatti, i percorsi assistenziali si sono resi quanto più possibile orientati alla persona. Si è lavorato, quindi, non solo sulla presa in carico della patologia ma soprattutto sul progetto di vita del paziente. Per portare avanti questa politica è risultato determinante essere un’organizzazione relazionale e aver favorito il coinvolgimento delle associazioni di volontariato nel governo dell’Azienda”.
“L’umanizzazione delle cure è fondamentale – spiega il Direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Siena, Antonio Davide Barretta, perché la qualità delle stesse non dipende dalla sola tecnica medica ma anche dalla qualità delle relazioni fra professionisti e pazienti oltre che da altri aspetti quali, ad esempio, l’attenzione agli ambienti di cura e a ogni altro aspetto che può rendere meno ‘gravoso’ il tempo trascorso all’interno delle strutture sanitarie. Occasioni come quella organizzata dal difensore civico della Regione Emilia-Romagna insieme all’Azienda ospedaliero-universitaria di Modena, con la quale stiamo lavorando proficuamente sull’umanizzazione delle cure, consentono un confronto fra esperienze che si rivelano un arricchimento reciproco”.
Durante l’incontro saranno presentati alcuni progetti dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Modena e dell’azienda ospedaliero-universitaria di Siena. Per Modena si parlerà del progetto EndoGym (Carlo Alboni Responsabile Struttura Semplice di Chirurgia Ginecologica Mini-Invasiva e Robotica), Respira-Mo – Insieme agli animali (Dilia Giuggioli Direttrice Reumatologia), Caregiver per scelta in oncologia (Massimo Dominici Direttore Oncologia), Dalla Sala alla Cucina… Impastiamo insieme (Enza Palma Direttrice Facente Funzioni Chirurgia Senologica), Tempo Volontario (Alessandra Silvestri Dirigente Medico Medicina Legale). Per Siena, invece, si parlerà del progetto Una marcia in +, per i neoassunti e Connessi: con e per i pazienti affetti da malattia renale cronica (Andrea Pozza Dirigente Psicologo Psicologia).
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