Meno abusi nell’utilizzo dei voucher Inps. Soprattutto mentre in Romagna la stagionalità ne favorisce il ricorso. È il senso di una risoluzione presentata in commissione Cultura e lavoro dal M5s, emendata da Pd e 5 stelle stessi e alla fine approvata coi voti dei due gruppi e l’astensione di Ln, Sel e Fdi-An. Tutto è partito dalla sottolineatura del gruppo 5 stelle sul “forte incremento” del ricorso all’utilizzo dei buoni, i “voucher Inps”, “per il cosiddetto lavoro accessorio, soprattutto nel comparto turistico, del commercio e dei servizi”.
Sul testo sono stati presentati 5 emendamenti, di cui tre a firma Pd e M5s e due dal solo Pd. Nel documento finale si evidenzia che il ricorso a questo strumento appare “particolarmente rilevante in alcune aree della regione contrassegnate dalla stagionalità”, in particolare nel ravennate, dove, nel 2015, i buoni lavoro sono stati oltre un milione e mezzo (1.561.000 per la precisione, ndr), più della metà di quelli impiegati nella provincia di Bologna. Stessa musica nel riminese e nella provincia di Forlì-Cesena, i cui voucher, insieme, superano quelli dell’area modenese, “quasi corrispondente sul piano demografico, ma con un tessuto economico contrassegnato dal manifatturiero e dalla compresenza di più distretti industriali”.
Il testo ricorda che questo strumento “è nato per contrastare parte dell’imponente fenomeno del lavoro nero”; tuttavia “la vastità e la ricorrenza del suo impiego” sembra ipotizzarne “un uso improprio”, tanto che, per evitare ogni possibile elusione della disciplina, è stato previsto- si legge- l’obbligo per le imprese di comunicare preventivamente, per via telematica, alla Direzione territoriale competente, i dati del lavoratore, la data e il luogo della prestazione lavorativa, mentre il Consiglio dei ministri ha approvato pochi giorni fa un decreto legislativo dove si prevede, tra l’altro, “una piena tracciabilità del voucher”.
La risoluzione impegna quindi la Giunta a rafforzare le intese con gli enti preposti alla vigilanza per garantire un monitoraggio costante sull’utilizzo di questo strumento nel territorio regionale. In secondo luogo, si invita l’esecutivo a chiedere al Governo di rafforzare quelle soluzioni utili a scongiurare l’uso improprio e illecito dello strumento, anche con l’aumento del personale addetto alla vigilanza. Terza ed ultima richiesta, quella di promuovere un’analisi dell’esperienza dei voucher, anche attraverso le sedi di confronto interistituzionale.
Serve una sintesi dell’azione del governo regionale e di quello nazionale per contrastare l’abuso di questo strumento- ha detto un consigliere Pd- e bisogna trovare una necessaria mediazione politica e culturale che vada oltre gli steccati di appartenenza per contrastare la logica dello sfruttamento.
Per Sel è essenziale “attenuare l’impatto negativo dei voucher negli ultimi anni, fino ad arrivare all’obiettivo di abolire questo strumento così come è concepito. Le modifiche apportate da Governo e Regione, infatti, non sono sufficienti a raggiungere questo scopo”.
(Antonella Celletti)


