Daniele Marchetti (Ln) porta in Regione, mediante un’interrogazione, il caso di tre dipendenti del Centro per l’impiego di Imola (Bo) che si assentavano sistematicamente in orario d’ufficio per sbrigare faccende personali senza timbrare l’uscita.
Il giudice unico del tribunale di Bologna, riporta il consigliere, ha condannato i tre “furbetti del cartellino” a un anno e sei mesi di reclusione (pena sospesa) e 500 euro di multa per truffa aggravata ai danni dello Stato, oltre al pagamento di 15.000 mila euro a favore dell’ex Provincia (oggi Città Metropolitana di Bologna) e al pagamento delle spese legali dell’Ente.
Considerato che i dipendenti dei Centri per l’impiego provinciali saranno integrati nell’Agenzia regionale per il lavoro, Marchetti chiede alla Giunta regionale “se ritenga opportuno che i tre dipendenti attualmente in carico alla Città Metropolitana di Bologna vengano integrati nell’organico regionale”.
(Tutti gli atti consiliari – interrogazioni, interpellanze, risoluzioni, mozioni, progetti di legge – sono disponibili online sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(Luca Govoni)