Scongiurare il trasferimento nella provincia di Torino della Fiac di Pontecchio Marconi, nel bolognese. Lo chiede Silvia Piccinini del Movimento 5 stelle, che in un’interrogazione esorta la Giunta a bloccare il piano di delocalizzazione della multinazionale svedese e rendere più competitivo e attrattivo sul piano industriale il territorio appenninico. La multinazionale Copco, infatti, ha comunicato pochi giorni fa alle organizzazioni sindacali la decisione di trasferire il ramo d’azienda di Pontecchio Marconi presso un altro stabilimento del gruppo nella Provincia di Torino. Questa scelta unilaterale e inattesa- rimarca la Cinquestelle- comunicata mentre il sistema produttivo era ovviamente concentrato sulle modalità della ripartenza, porterebbe all’improvviso trasferimento nel torinese di 103 lavoratori dipendenti e 60 legati all’indotto. Un’operazione inaccettabile nei metodi, nei tempi e anche nella sostanza, che comporta effetti drammatici ulteriori sull’intera area appenninica”. La mobilitazione di lavoratori, sindacati e istituzioni ha contribuito all’istituzione di un tavolo di confronto con la presenza della Regione, nel corso del quale sarebbe stato comunicato da parte della proprietà l’impegno a ritirare la procedura di trasferimento collettivo. “La Regione verifichi con le istituzioni della confinante Regione Piemonte e con il governo, iniziative dirette a evitare trasferimenti e delocalizzazioni non concordate con le organizzazioni sindacali e le istituzioni. È necessario agire immediatamente per definire soluzioni che consentano di discutere e condividere progetti alternativi al trasferimento e alla conseguente chiusura dello stabilimento”. “
5 Giugno 2020 10:55
Lavoro Bologna. Piccinini (M5s): Scongiurare trasferimento Fiac di Pontecchio Marconi in Piemonte
La decisione sarebbe stata presa dalla multinazionale svedese Copco. Piccinini: “Bloccare la delocalizzazione e rilanciare l’Appennino sotto il piano industriale”
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5 Giugno 2020 10:55


