Lavoro Bologna. Taruffi (Er-Coraggiosa): fare chiarezza sulla Me. Mo srl di Gaggio Montano

La Regione intervenga a sostegno dei lavoratori della Me.Mo srl, azienda in crisi di Gaggio montano sull’Appennino bolognese. A chiederlo, in un’interrogazione, è il consigliere Igor Taruffi (Er Coraggiosa) che ripercorre la nascita dell’impresa e chiede chiarezza sul suo futuro. Nel 2016 IMA, società bolognese che produce macchine automatiche ad alto contenuto tecnologico destinate alle industrie farmaceutiche, cosmetiche, alimentari, del tè e del caffè, annunciò che avrebbe sostenuto lo sviluppo di due aziende dell’Appennino favorendo la nascita di 50 posti di lavoro in tre anni, in prevalenza persone uscite da aziende in crisi del territorio montano bolognese, come Saeco e Stampi Group”, spiega Taruffi che ricorda come “le due imprese sono la 3-T srl di Gaggio Montano e la Sil.Mac srl di Silla (fornitori meccanici di IMA e che vedono tra i propri azionisti di minoranza la stessa azienda) assieme alle quali IMA ha costituito Me.Mo srl che è arrivata ad occupare 35 lavoratori, assunti dopo un periodo di formazione finanziato dalla Regione attraverso i fondi europei”. Attualmente, sottolinea il consigliere “i dipendenti di Me.Mo srl sarebbero 25 e sarebbero stati posti in Cassa integrazione in deroga in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da Covid-19; Cassa Integrazione che, secondo quanto annunciato dal governo, dovrebbe essere prorogata con un decreto ad hoc fino alla fine dell’anno per garantire la copertura a chi dovesse esaurirla già da metà novembre e di altre 18 settimane nel 2021 tramite la prossima Legge di Bilancio”. Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’esecutivo regionale “quale sia l’effettiva situazione lavorativa dei dipendenti di Me.Mo srl e quali prospettive produttive si ritenga che abbia l’azienda in questione e quali azioni la Regione intenda mettere in campo affinché vengano salvaguardati i livelli occupazionali della montagna bolognese”. “