L’Assemblea legislativa approva, con voto unanime, una risoluzione del Partito democratico (sottoscritto anche da Silvia Prodi del gruppo misto), primo firmatario Luca Sabattini, che impegna la giunta regionale “a individuare, in accordo con l’Inps, una modalità di certificazione dell’assenza del lavoratore sottoposto a terapie chemioterapiche che gli consenta di non perdere la copertura economica o rischiare il posto di lavoro per superamento del periodo di comporto”.
L’atto è stato sottoscritto anche dai democratici Katia Tarasconi, Giuseppe Paruolo, Stefano Caliandro, Enrico Campedelli, Marcella Zappaterra, Manuela Rontini, Paolo Zoffoli, Antonio Mumolo, Francesca Marchetti, Paolo Calvano, Giuseppe Boschini, Gianni Bessi, Barbara Lori, Roberto Poli, Mirco Bagnari, Lia Montalti e Nadia Rossi.
Con un decreto ministeriale del 2015, ha spiegato Luca Sabattini, “alcune prestazioni sanitarie, fra cui la chemioterapia, sono passate da regime di day hospital (o in regime di ricovero) a quello di trattamento ambulatoriale, portando un rilevante impatto sull’applicazione degli istituti contrattuali per alcune categorie di lavoratori”. Nei contratti nazionali del lavoro di queste categorie, ha aggiunto, “in particolare nel privato, viene riconosciuto uno status diverso per quanto riguarda il trattamento economico della malattia se si è in presenza di un ricovero piuttosto che di prestazioni ambulatoriali”.
Daniele Marchetti della Lega nord ha parlato di “situazione paradossale conseguente alla riorganizzazione della rete ospedaliera del 2015, di cui è responsabile il Partito democratico”. Solo oggi, ha poi sottolineato, “vi accorgete che c’è un problema da risolvere, nonostante l’allarme lanciato dalla Lega nel 2015”.
Dello stesso parere il consigliere Giancarlo Tagliaferri di Fratelli d’Italia, “aderisco a quanto affermato da Marchetti”.
La consigliera Raffaella Sensoli dei Cinquestelle ha presentato un emendamento a integrazione della risoluzione, per chiedere il coinvolgimento dell’Agenzia per la rappresentazione negoziale della pubblica amministrazione (Aran) per i contratti collettivi pubblici, sollecitando anche un intervento governativo per i contratti collettivi del settore privato. L’emendamento è stato respinto dall’Assemblea.
Al termine della discussione, il consigliere Sabattini ha replicato a Marchetti: “Il sistema sanitario si è evoluto, le forme di erogazione dei servizi sono più efficienti, queste sono le nostre colpe”.
(Cristian Casali)