COMUNICATO
Imprese lavoro e turismo

Lavoro. Evangelisti (FdI): “Fare luce sulla causa di sette esperti del Pnrr avviata contro la Regione”

“In totale gli esperti non rinnovati sono 11 che dovevano aiutare le amministrazioni nelle pratiche per il Piano. La giunta rischia di dover risarcire oltre un milione di euro”

Fare chiarezza sulla causa, per mancato rinnovo del contratto, avviata da sette esperti, selezionati dalla Regione, per aiutare la pubblica amministrazione nella gestione delle pratiche del Pnrr.

E’ la richiesta alla giunta da parte di Marta Evangelisti, capogruppo di Fratelli d’Italia. La consigliera vuole sapere se il mancato rinnovo di 11 esperti abbia poi portato la Regione a sostituirli e “quali siano stati gli uffici regionali che si sono occupati della verifica dell’operato svolto dagli esperti e del non rinnovo di 11 di essi”. Inoltre, Evangelisti vuole conoscere “come sono suddivisi, tra Regione e Provincie, gli esperti a oggi attivi e su quali ambiti (si richiede tabella riepilogativa) e quanti siano gli esperti stessi e fino a quando i suddetti esperti opereranno sul territorio regionale e su quali progetti stanno lavorando (si richiede tabella riepilogativa)”.

Gli undici esperti facevano parte di 62 che spettavano all’Emilia-Romagna (una parte nelle Province e altri in Regione) per cinque ambiti strategici: gestionale, energie rinnovabili, edilizia, digitale, ambiente. Dopo nemmeno un anno di contratto, la Regione ne ha liquidati 11 e “considerato che il compenso massimo è di circa 500 euro a giornata per circa 170 giorni l’anno, ovvero 85mila euro l’anno, la Regione potrebbe essere chiamata a risarcire più di un milione di euro”. Evangelisti ricorda che la comunicazione di non rinnovo è stata ricevuta a inizio novembre 2022, ma questi “hanno percepito il compenso fino al 31 dicembre 2022. Inoltre, a seguito di accesso agli atti, si è preso visione di una graduatoria e di punteggi sui quali sette esperti non rinnovati hanno ritenuto di dover effettuare approfondimenti. Da qui la decisione di intraprendere una causa”. La prima decisione del Tribunale è attesa a febbraio.

(Gianfranco Salvatori)

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