“Eliminare i rischi di macchinosità ed inefficienza del sistema, formalizzando al ministero del Lavoro e all’Inps l’esigenza di cambiare rapidamente passo: prevedere che il giovane impegnato in tirocini realizzati nell’ambito di Garanzia Giovani possa ottenere senza ritardi l’indennità di partecipazione”. A chiederlo, attraverso una risoluzione all’Assemblea legislativa, è Giulia Gibertoni (M5s).
“La pianificazione per il programma Garanzia Giovani- si legge nel documento- approvata dalla Giunta regionale, ha destinato ai tirocini extracurriculari 26,8 milioni di euro: le modalità di erogazione dell’indennità stabilite dalla Regione prevedono che i tirocinanti ricevano dall’Inps la quota a carico del programma Garanzia Giovani (70%) e dalle imprese ospitanti la quota restante (30%), secondo quanto stabilito nella specifica convenzione fra Regione Emilia-Romagna, Inps e ministero del Lavoro e delle politiche sociali”.
Il processo di erogazione della parte di importo prevalente dell’indennità per i tirocinanti, utilizzato in Emilia-Romagna, “prevede la partecipazione di tre pubbliche amministrazioni fra loro indipendenti, con propri assetti organizzativi e procedure, disegnando- sottolinea la consigliera- una soluzione macchinosa e segmentata, tale da presentare il rischio di ritardi, rallentamenti e dispersione delle responsabilità”. Causa questa situazione, conclude la capogruppo M5s, sono stati “segnalati diversi casi di forte ritardo nel pagamento della quota dell’indennità di partecipazione ai tirocini a carico del programma regionale di Garanzia Giovani”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(cr)