La sospensione del finanziamento da parte della Regione dei contributi pari al 70% ai tirocini avviati a partire dal 23 maggio nell’ambito del progetto Garanzia giovani è al centro di un’interrogazione a risposta immediata presentata in Aula dalla Lega nord per sollecitare alla Giunta interventi per riattivare l’erogazione dei fondi. I due firmatari del question time hanno chiesto in particolare le ragioni che avrebbero ostacolato il rinnovo della convenzione con il ministero ed l’Inps che consentirebbe di utilizzare le risorse del Fondo sociale europeo come era stato annunciato. Il rischio -è stato segnalato – è che il costo intero dei tirocini ricada sulle imprese ospitanti che si vedrebbero ridursi al minimo il vantaggio di intraprendere questi percorsi.
La Regione, come riferisce l’esecutivo, ha utilizzato tutti i 74 milioni di euro attribuiti dal Ministero per la realizzazione del programma nel periodo 2014-2015. Ad oggi sono stati presi in carico 51.424 giovani e di questi 20.848 (circa il 40%) hanno già stipulato un contratto di lavoro. I giovani presi in carico hanno stipulato con i Centri dell’impiego del territorio regionale il cosiddetto “patto di servizio”, scegliendo una delle possibili misure previste tra tirocini (13.579 utenti), percorsi formativi (misure triennali ancora in corso per 3684 ragazzi), servizio civile (405 ragazzi), percorsi di sostegno all’autoimpiego (351 fruitori), apprendistati (2261 contratti) e assunzioni a tempo indeterminato o di apprendistato con bonus occupazionale (2030).
“Il programma in Emilia-Romagna ha funzionato e sarebbe folle fermare la macchina in corsa, e in questo senso va la richiesta al Ministero di continuare il programma e rendere stabili gli strumenti- specifica la Giunta-, in effetti in attesa di un rifinanziamento dell’iniziativa, una ‘Garanzia giovani 2’ come sollecitato dallo Stato italiano alla Commissione europea, la Giunta regionale per pagare l’indennità del 70% ha stabilito di destinare ai tirocini risorse del Fondo sociale europeo ma per fare questo va modificata la convenzione tra il ministero del Lavoro e politiche sociali e l’Inps”. Modifica già richiesta da tempo, che potrebbe aprire un percorso anche per le altre Regioni, e che il ministero avrebbe ora garantito in tempi rapidi, riferisce l’esecutivo.
“Concordo sul fatto che la macchina non vada fermata”, ha commentato il consigliere della Lega nord prendendo atto “dell’impegno e della determinazione” dimostrata dalla Giunta. Ricordando poi che al Governo siedono esponenti della medesima parte politica dell’esecutivo regionale l’esponente del Carroccio ha quindi invitato ad accelerare i tempi per il rinnovo della convenzione e ha espresso “la preoccupazione che la situazione, oltre a penalizzare i giovani, vada a gravare sulle imprese perché questo disincentiverebbe le assunzioni”.
(Isabella Scandaletti)