“Ad oltre quattro anni dall’entrata in vigore della cosiddetta ‘legge Fornero’, che ha comportato la nascita della nuova categoria sociale degli ‘esodati’, rimangono ancora oltre 34.000 ex lavoratori esclusi dai sette provvedimenti di salvaguardia finora adottati, ai quali occorre riconoscere sollecitamente il diritto alla pensione negato loro da quella legge”.
Lo scrive Tommaso Foti (Fdi-An) in una interrogazione rivolta alla Giunta regionale dove segnala anche che “appare inconfutabile che una parte significativa (oltre 900 milioni di euro) delle somme stanziate per le salvaguardie, nel fondo istituito con la legge 228/2012, è stata distratta dalle proprie finalità e destinata a risolvere problematiche che, pur meritorie di attenzione, nulla c’entrano con la ‘questione esodati’” e riferisce che già alcune Assemblee legislative si sarebbero espresse a favore della rapida approvazione da parte del Parlamento di due proposte di legge in materia, oggi all’esame della commissione Lavoro della Camera dei Deputati.
Foti sollecita quindi l’esecutivo regionale a “richiedere di accelerare la chiusura della Conferenza dei servizi in corso sulle precedenti sette salvaguardie, così da potere verificare, entro l’estate, a quanto ammontino le risorse economiche disponibili e, quindi, da poter garantire la copertura finanziaria all’auspicata adozione del nuovo provvedimento, l’ottavo, di salvaguardia”.
La Giunta dovrà anche “richiedere un incontro ai presidenti delle commissioni Lavoro di Camera e Senato per verificare se intendano proporre alle rispettive Assemblee l’assegnazione alle due commissioni, in sede legislativa, dei progetti di legge citati, in modo da arrivare a una celere approvazione della norma che consentirebbe di rendere giustizia ai 34.000 ‘esodati’”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(Cesare Cicognani)