È il Partito Democratico a chiedere, con una risoluzione, di salvaguardare la figura professionale dell’erborista.
È di recente approvazione da parte del Governo, si legge nell’atto d’indirizzo, “uno schema di decreto legislativo per liberalizzare la coltivazione, la raccolta e il commercio delle piante officinali, con l’intento di aprire il settore agli agricoltori”. Attualmente il testo è all’esame della Camera, dovrà poi ottenere il parere della conferenza unificata Stato-Regioni. Fra le disposizioni del decreto, si sottolinea, “c’è anche l’abrogazione della legge 99 del 1931, che regola la figura professionale dell’erborista”.
Questa scelta, spiegano i consiglieri del Pd, produrrebbe inevitabilmente “un vuoto normativo, rendendo inutile il percorso universitario oggi richiesto per l’iscrizione al registro nazionale”. La conseguenza, proseguono, “non sarebbe solo quella, già grave, di rendere vani i sacrifici economici e personali affrontati da chi ha intrapreso un percorso universitario, ma anche quella di dequalificare il settore, consentendo l’accesso alla professione a soggetti assolutamente privi di competenza specifica”. Sebbene, concludono, “sia del tutto condivisibile che la coltivazione delle piante officinali possa essere affidata anche agli agricoltori, la loro manipolazione e trasformazione non può invece essere comparata a quella effettuata su normali piante edibili, richiedendo invece una competenza specifica a salvaguardia della sicurezza del consumatore stesso”.
(Cristian Casali)