Le “tensioni tra lavoratori e datori di lavoro all’hub piacentino di GLS” e le 32 lettere di licenziamento e 6 di sospensione consegnate a 38 lavoratori diventano oggetto di un’interrogazione presentata da Yuri Torri e Igor Taruffi di Sinistra italiana e Silvia Prodi del gruppo Misto.
“Il contesto nel quale questi fatti avvengono- spiegano i consiglieri- è quello in cui tre militanti di Usb vengono aggrediti con tirapugni e pistola al peperoncino. La colpa degli iscritti sarebbe quella di essersi mobilitati contro il clima di violenza e aver scioperato per rivendicare sicurezza e serenità nel posto di lavoro”.
“Dalla denuncia del sindacato- aggiungono i consiglieri – si evince che il datore di lavoro in questione, la Seam (cooperativa che ha l’appalto della forza lavoro nello stabilimento di Montale), ha comunicato l’intenzione di cessare l’appalto alla GLS di Piacenza il 31 gennaio, con il conseguente rischio del non assorbimento, da parte dell’impresa subentrante, di tutto il personale, come previsto invece dall’articolo 42 del Contratto nazionale”.
Per questo motivo, Torri, Taruffi e Prodi chiedono alla Giunta “cosa intenda fare per garantire il rispetto del principio di legalità, la tutela dei lavoratori e la salvaguardia dell’economia regionale”.
(Margherita Giacchi)