COMUNICATO
Imprese lavoro e turismo

Lavoro Reggio. Crisi salumificio di Bibbiano, Piccinini (M5s): tutelare i 26 dipendenti

“La parte sindacale”, fa presenta la consigliera, “avrebbe chiesto di fare ricorso alla Cassa d’integrazione straordinaria, strumento che consentirebbe all’attuale proprietà di avere più tempo per individuare l’acquirente e le condizioni di acquisto migliori”

“Intervenire a favore dei 26 lavoratori del salumificio Sare di Bibbiano (Reggio Emilia) che rischiano di perdere il posto con gravi conseguenze per le famiglie, l’economia del territorio e l’indotto aziendale”. Lo chiede in un’interrogazione alla Giunta la consigliera Silvia Piccinini del Movimento 5 stelle dopo l’avvio nel maggio scorso, da parte dell’azienda, di una procedura legale di licenziamento collettivo di tutti i dipendenti.

La crisi del salumificio, “realtà storica ed economica del territorio”, spiega la consigliera nell’atto, sarebbe dovuta a “condizioni generali di mercato e a scelte di natura commerciale e organizzativa”. “Lo stabilimento, benché fermo da tre mesi, è in perfette condizioni di funzionamento, oltre che essere dotato di impianti in regola con le norme che disciplinano la produzione di prosciutti cotti,” continua Piccinini, aggiungendo che “a seguito di un presunto interessamento di alcuni imprenditori a un eventuale subentro, la parte sindacale avrebbe chiesto di fare ricorso alla Cassa d’integrazione straordinaria, strumento che consentirebbe all’attuale proprietà di avere più tempo per individuare l’acquirente e le condizioni di acquisto migliori”. Sembra che l’azienda “abbia già erogato sia la mensilità di maggio che la quattordicesima” ma non quella di giugno, così come non avrebbe ancora affrontato “il tema del pagamento del Tfr”.

Piccinini chiede quindi alla Regione come intenda attivarsi per risollevare la crisi del salumificio e “giungere ad un’ipotesi di piena ripresa produttiva”.

(Francesca Mezzadri)

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