Perché il Comune di Bologna ha nuovamente aggiudicato il bando dell’appalto per la rimozione e custodia dei veicoli all’azienda il Centro dell’Auto? Lo chiede in un’interrogazione alla giunta, Andrea Galli (Forza Italia) visto che “Sabino Grossi, titolare dell’azienda, il 21 giugno di quest’anno sarebbe stato indagato per truffa aggravata per illeciti connessi alla sua attività di rimozione dei veicoli”. L’accusa verterebbe sul fatto che il titolare avrebbe, “in concorso con altre persone, effettuato un’alterazione delle cifre sulle rimozioni applicando costi superiori alle tariffe stabilite dal Comune ad alcuni automobilisti, poi non giunta a conclusione poiché sul posto giungevano i titolari dell’auto”, spiega Galli che aggiunge che “tra il 2015 e il 2016 i vigili avrebbero rilevato ben 300 verbali nei quali si ravviserebbero tariffe non conformi a quanto stabilito nell’appalto comunale”.
Il consigliere si dichiara “perplesso” per l’aggiudicazione del bando visto che “l’amministrazione comunale era già comunque a conoscenza dello stato di indagato per truffa aggravata del titolare dell’azienda”. Tra l’altro, insiste l’azzurro, “l’assegnazione dell’appalto non sarebbe neanche conforme a quanto previsto nel codice degli Appalti e dovrebbe essere revocata anche alla luce della notizia del rinvio a giudizio del titolare della ditta di rimozioni”.
Il codice degli Appalti, sottolinea Galli, avrebbe anche introdotto “nuovi elementi normativi” e ora “la Regione Emilia-Romagna sarebbe tenuta, insieme ai Comuni, a verificare se le imprese che partecipano alle gare di appalto hanno contenziosi con la giustizia, onde evitare situazioni che in caso di revoca dell’affidamento possano ripercuotersi sui cittadini arrecando disagi per un determinato servizio pubblico”.
(Francesca Mezzadri)