Oltre 50 milioni per chi ha avuto danni dalle “emergenze 2023”: alluvione, grandinate di luglio e granchio blu.
Disco verde dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna al progetto di legge della giunta a sostegno di chi ha subito danni nel 2023 e che prevede il rimborso del bollo auto 2023 nelle zone alluvionate, indennizzi per chi ha perso o riparato l’auto a causa del maltempo, risorse per sostenere cittadini, Comuni e imprese, un fondo di tre milioni di euro per le spese straordinarie a seguito delle grandinate del luglio scorso, un milione di euro per il sostegno dell’acquacoltura contro i danni provocati dal granchio blu. La gran parte delle risorse che saranno distribuite provengono dalle donazioni effettuate dai cittadini.
Fra i gruppi presenti in Assemblea al momento del voto, hanno votato a favore Pd, Lista Bonaccini, ER Coraggiosa, Europa Verde, Movimento 5 Stelle. Astenuti: Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Rete civica.
L’Assemblea ha anche approvato alcuni ordini del giorno: quattro del Pd (per sollecitare il governo a intervenire sul granchio blu, trovare risorse per i privati danneggiati dall’alluvione, sostenere il territorio forlivese danneggiato dal sisma 2023, che il governo permetta l’uso del miliardo non utilizzato per la cassa integrazione per le altre attività legate alla ricostruzione post alluvione), un ordine del giorno della Lega emendato dalla maggioranza (a sostegno della pulizia dei fiumi) e uno di Rete civica (per avere risorse a sostegno di chi ha avuto spese per pulire cantiere e locali adibiti a attività commerciale, artigianale e di ristorazione), uno del Movimento 5 Stelle (a sostegno dell’efficientamento energetico) e uno di Lega e Rete Civica (a sostegno di chi sta subendo danni a causa del granchio blu).
Il dibattito in Aula.
“Mesi fa presentai un question time per capire come la Regione Emilia-Romagna avrebbe ripartito le donazioni raccolte: oggi abbiamo un progetto di legge che lascia alla giunta i criteri di distribuzione delle risorse”, spiega Massimiliano Pompignoli (Lega) che a sostegno cita quando detto dai rappresentanti dei cittadini nel corso dell’audizione in commissione avvenuta la scorsa settimana: “Dicono che le donazioni devono essere date solo ai cittadini e non indirizzate altrove: hanno ragione, noi -spiega il leghista- la pensiamo come loro”.
Dal canto suo Marta Evangelisti (Fdi) ha sottolineato come “il governo ha previsto e stanziato risorse precise, il commissario Figliuolo ha detto che i soldi ci sono e più in generale tra cassa integrazione, fondi per la somma urgenza lo Stato ha fatto e sta facendo la sua parte. Sui tempi di erogazione delle risorse siamo certi che i tempi saranno quelli di altre emergenze analoghe”. Evangelisti ha anche smontato la tesi della “eccezionalità” degli eventi di maggio: “Non si può pensare che siamo sempre in emergenza, dobbiamo cominciare a fare prevenzione perché eventi come quelli di maggio sono sempre più all’ordine del giorno. Serve -spiega Evangelisti- un cambio di pensiero politico”.
“Dal punto di vista economico, l’alluvione in Emilia-Romagna è stata considerata la terza catastrofe mondiale: c’è la necessità di interventi sul tema del contrasto ai cambiamenti climatici, non possiamo contrastarlo da soli e bisogna ragionare sulle concause per imparare come affrontare i cambiamenti climatici e adeguarsi ad essi”, sottolinea Mirella Dalfiume (Pd), per la quale “trovo sbagliato che il governo pensi a un condono sugli abusi edilizi. Dobbiamo riadattare i piani del rischio dei nostri territori in caso di alluvione. Fino ad ora ci sono stati solo piani per i terremoti, serve averli pure per le alluvioni”. Nel merito della legge in discussione Dalfiume ha sottolineato come la Regione con questo provvedimento stia operando nell’interesse dei cittadini, delle imprese e dei territori: “Adesso tocca noi che abbiamo deciso di fare parte di questa Assemblea legislativa, tocca a noi assumerci la responsabilità di decidere”.
Palma Costi (Pd) ha ricordato: “In Emilia-Romagna sono stati certificati 9 miliardi di euro di danni ed è dovere del governo nazionale agire in modo veloce e immediato. Nel 2012, ad un mese dal terremoto, erano stati stanziati 6 miliardi. È quindi giusto provare assieme a sostenere una richiesta precisa al governo. Vero che le manutenzioni sono necessarie ma dire che quanto accaduto con le alluvioni di maggio è colpa di questa Regione è una falsità”.
Emiliano Occhi (Lega) ha sottolineato: “Diamo un impegno in bianco alla giunta per decidere come destinare questi fondi. Visto che c’è massima urgenza di arrivare ai cittadini non capiamo perché tra le categorie destinatarie ci siano anche enti pubblici che potranno essere finanziati direttamente dal governo. I 9 miliardi di euro di danni, come ordine di grandezza, hanno l’importo del bilancio della nostra Regione. Dobbiamo realizzare opere per difenderci da eventi di questo tipo se vogliamo continuare a vivere in questi territori, tenuto conto della loro naturale evoluzione”.
“Siamo vicini alle popolazioni colpite dall’alluvione, ma il centrosinistra non deve usare questa tragedia per fare propaganda”, spiega Giancarlo Tagliaferri (Fdi) che critica il centrosinistra: “Questa maggioranza raccogliticcia pensava di metterci in difficoltà con questo provvedimento, non ci caschiamo. Siamo seri: la propaganda della giunta sta raccontando ai cittadini che Bonaccini è bravo, il governo no: ma non è così, i soldi donati sono frutto della generosità dei cittadini di questa Regione che nonostante questa Regione hanno deciso di fare le donazioni. Bonaccini non usi la generosità degli emiliano romagnoli per rifarsi il lifting politico dopo le batoste subite dentro il Partito Democratico”.
“La Regione sta operando per il nostro territorio a fronte delle risorse economiche insufficienti arrivate dallo Stato: questa Regione non ha mai fatto mancare alle altre istituzioni la collaborazione istituzionali per affrontare la ricostruzione post alluvione. Il governo deve cambiare rotta e accogliere le richieste che arrivano non solo dalla Regione, ma da tutta l’Emilia-Romagna”, spiega Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini).
Critica sulle posizioni della minoranza Lia Montalti (Pd): “A fronte di un impegno che la Regione rinnova per gli alluvionati, dall’opposizione continuiamo a sentire attacchi e non quello che ci aspettiamo da forze che rappresentano il governo nazionale. A quattro mesi dall’alluvione ci sono imprese e cittadini che non hanno percepito nemmeno un euro. Devono arrivare pieni rimborsi ai territori per ripartire”.
Per Valentina Castaldini (Forza Italia) “serve la consapevolezza che queste risorse sono soldi dei nostri cittadini che pagando le tasse hanno diritto a servizi adeguati. Per questo non possiamo tradire quelle donazioni. Abbiamo invitato il commissario straordinario Figliuolo in Aula: speriamo possa iniziare un dibattito costruttivo con cifre da dare. A questo pdl ho presentato un emendamento per chiarire il tema dell’esenzione del bollo dei veicoli demoliti”.
“Bisogna dare risposta chiare, occorre che il governo intervenga ascoltando i territori”, spiega Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa) che chiede interventi a sostegno dell’ambiente, a partire dal tema energia: “Dobbiamo -spiega- superare l’uso delle sostanze fossili, questo è un tassello per una svolta nella nostra comunità. Dobbiamo capire che l’efficientamento energetico porterà a una maggiore richiesta di energia, per questo dobbiamo puntare sulle rinnovabili e sull’energia pulita”.
“Bisogna prendere coscienza della situazione, dei problemi ambientali che ci sono anche in Emilia-Romagna: voglio capire che fine ha fatto la legge regionale sul clima, se non l’approviamo ora quando la approviamo?”, spiega Silvia Piccinini (Movimento 5 Stelle) che vuole sapere “quali sono gli atti che dimostrano come questa Regione ha capito cosa è l’emergenza ambientale? Dobbiamo fare scelte nuove, altrimenti capiterà come alla Magneti Marelli di Crevalcore che i lavoratori pagheranno gli errori della loro azienda. C’è chi dice che a fronte della necessità di affrontare i cambiamenti climatici non bisogna fare niente: chi dice questo dica anche ai lavoratori delle tante aziende emiliano-romagnole che i loro posti di lavoro sono a rischio proprio perché non si fa nulla”. Piccinini chiede che ci siano premialità per chi opera in maniera ambientalmente sostenibile.
Michele Facci (Lega) ha replicato: “Non si può trasformare un dramma in una farsa politica. Le alluvioni di maggio sono state eccezionali e le conseguenze sono state disastrose a fronte di carenze da parte di questa Regione. Il Piano di gestione del rischio è datato di anni e risorse che questa regione aveva a disposizione non sono state adeguatamente utilizzate. Sul dissesto idrogeologico non c’è stata la dovuta attenzione. Il cambiamento climatico c’è, la questione è come si affronta, va combattuto senza un approccio ideologico”.
Giulia Pigoni (Lista Bonaccini) ha evidenziato “la necessità di una convergenza istituzionale: la priorità di tutti, maggioranza e opposizione, deve essere quella di sostenere i cittadini e le imprese”.
Per Luca Cuoghi (Fdi): “Questo pdl non è stato approntato per aiutare i cittadini ma per attaccare il governo. Sappiamo che il governo ha messo a disposizione cifre importanti che stanno contribuendo a rimborsare i Comuni per gli interventi fatti in urgenza. Quando succedono questi disastri ci vuole anche tempo per rimediare. Se vogliamo adottare misure per aiutare i cittadini dobbiamo concentrarci sulle proposte che vogliamo fare”.
“Bisogna risolvere i problemi ancora esistenti sul territorio, dobbiamo stare con i piedi per terra e risolvere i problemi concreti, vorrei capire che problemi concreti dei cittadini risolviamo con il provvedimento di oggi, non è certo con gli slogan che li si risolve”, spiega Marco Mastacchi (Rete civica) che rilancia una proposta che riporta alle radici dell’Italia Repubblicana: “Un tempo c’era il “reddito Fanfani”, che era il reddito di cittadinanza dell’epoca, ma era collegato al lavoro, a chi si impegnava nei cantieri per la cura del territorio, invece che fare mega appalti sarebbe meglio tornare ad avere i cantonieri comunali e i cantieri Fanfani”.
“Voteremo a favore di questo provvedimento perché è sufficiente ascoltare cittadini e imprese, specie quelle agricole, per capire come sia difficile ripartire dopo l’alluvione”, spiega Silvia Zamboni (Europa Verde) che pensa in primo luogo alla cooperativa agricola alle porte di Ravenna che, accettando di farsi allagare i campi, ha permesso di salvare la città bizantina dall’alluvione. “Ma nessuno le ha dato i rimborsi necessari”, spiega la consigliera ecologista nel sottolineare come “servono i ristori e servono tutte le risorse necessarie: ci sono 8,8 miliardi di danni e il governo ne ha previsti solo 4,5 miliardi in tre anni”.
Matteo Rancan (Lega) ha replicato: “Serve uscire dalla falsa percezione che la maggioranza vuole costruire che se non succede niente o succedono dei disastri è colpa del governo. C’è una narrazione che continua a creare scontro su questi temi. Sappiamo tutti che ci sono tempistiche tecniche per l’erogazione dei fondi. Non servono scontri politiche, serve risolvere il problema”.
Fabio Rainieri (Lega) ha ribadito: “L’importanza della pulizia degli alvei dei fiumi, dalla raccolta dell’erba sfalciata e dei tronchi. Anche le nutrie rappresentano un problema. Faccio fatica a farmi fare la morale da chi ha appeso l’orologio climatico fuori dalla Regione”.
“Occorre che il governo garantisca tempi rapidi nell’erogare le risorse necessarie e si snellisca la burocrazia”, spiega Massimo Bulbi (Pd), mentre Nadia Rossi (Pd) invita sempre il governo di dichiarare lo stato d’emergenza nazionale per il granchio blu e a stanziare più risorsa da chi è danneggiato da questo crostaceo.
Netta la replica della relatrice di maggioranza Manuela Rontini (Pd) che ha ricordato come i fondi stanziati dal governo per la ricostruzione post alluvione siano insufficienti e come servano risposte concrete per i cittadini, i territori e le imprese. “Spero che i colleghi del centrodestra non ci lascino soli nella richiesta al governo per avere tutte le risorse necessarie, d’altra parte è stato lo stesso relatore di minoranza Liverani ad ammettere in quest’Assemblea che le risorse non sono sufficienti e non sono ancora arrivate”, spiega Rontini.
“La Regione è responsabile della mancata manutenzione dei fiumi, la Regione è sempre responsabile della pulizia dei fiumi e non solo nei casi eccezionali: la Regione ha fatto degli errori”, spiega il relatore di minoranza Andrea Liverani (Lega).
Ha concluso l’assessore al Bilancio Paolo Calvano: “Alla luce di un fatto rilevante come quello di maggio, tutti noi dobbiamo capire che ci troviamo in un contesto ambientale in profondo mutamento. Il tema del cambiamento climatico dovrebbe entrare nell’agenda di tutti i partiti. Le persone, in questo momento, hanno bisogno di risposte in tempi rapidi per far sì che i territori colpiti possano tornare meglio di come erano prima dell’alluvione. Ogni passo indietro troverà da parte nostra la denuncia del disimpegno. Non facciamo opposizione al governo, stiamo cercando di fare servizio alla comunità. Questo provvedimento è nel solco di quanto possibile dobbiamo fare”.
(Luca Molinari e Lucia Paci)