Sostenere il popolo curdo, spingere il governo iracheno a fermare la repressione e portare la questione di fronte alle istituzioni europee in modo da attivare i canali diplomatici per far cessare gli attacchi indiscriminati della Turchia. Sono queste le linee di indirizzo contenute in due risoluzioni, una del Partito democratico, l’altra di Sinistra italiana e Misto-Mdp, approvate questa mattina dal Parlamento regionale. La prima, quella dei democratici, ha ottenuto il sostegno dell’intera Aula, mentre per la seconda, quella di Si e Misto, Lega nord e Fratelli d’Italia hanno votato contro. La presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, Simonetta Saliera, ha trasmesso gli atti, subito dopo la loro approvazione, al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, al ministro degli Esteri Angelino Alfano, al presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani e a quello della Commissione europea Jean-Claude Juncker: “Da troppo tempo questa tragedia è conosciuta- ha sottolineato la presidente- e da troppo è volutamente ignorata. L’Ue e i suoi Stati devono agire, è una questione di civiltà”.
In Aula è stato Antonio Mumolo, primo firmatario della risoluzione presentata dai democratici, a sottolineare “il ruolo cruciale che hanno avuto e continuano ad avere i curdi nella lotta contro l’integralismo islamico e le truppe jihadiste salafite del Daesh”. Citata “l’eroica difesa di Kobanê” e la liberazione di Raqqa in Siria, il dem ha voluto ricordare “l’apprezzamento e le celebrazione internazionale” in favore dei curdi “per il loro coraggio e per il loro valore” rimarcando come, una volta passata l’emergenza, “sono ripresi gli attacchi nei loro confronti. Insomma i curdi vanno bene quando versano il sangue per gli altri, tra cui noi, ma quando chiedono autonomia no. Le repressioni irachene, avviate dopo il referendum per l’autonomia del Kurdistan iracheno, sono state affiancate dagli attacchi, rinominati ipocritamente Missione ramoscello d’ulivo, portati avanti dalla Turchia”.
Igor Taruffi (Si) ha voluto sottolineare “il silenzio dell’Unione europea e dell’Alto rappresentante per gli affari esteri Federica Mogherini” specificando come non sia possibile che in situazioni critiche come queste non venga mai fuori la “voce dell’Ue ma solo quella degli Stati Uniti o della Russia o della Cina. Questo perché non siamo in grado di prendere una posizione comune”.
Dalla Lega nord -che ha votato l’atto del Pd ma si è smarcata da quello di Sinistra italiana dopo la bocciatura dei propri emendamenti- arriva la bacchettata alla maggioranza rea, secondo Stefano Bargi, di frenare le medesime iniziative del Carroccio bollandole come “non di materia regionale” mentre accoglie quelle provenienti dai propri ranghi. “Non ci vogliamo sfilare- ha concluso Bargi- e quindi diamo anche il nostro appoggio a questa iniziativa”.
(Andrea Perini)