L’orrore delle leggi razziali raccontato attraverso quattro famiglie ebree ferraresi che provarono sulla propria pelle le deportazioni e lo sterminio: i Bassani, i Vita, i Mortara e i Finzi.
È stata inaugurata, nella sede dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna in viale Aldo Moro 50, “Il peso della legge”, mostra itinerante nata dalla collaborazione del Museo Nazionale dell’Ebraismo e della Shoah (Meis) con il Liceo Scientifico Roiti di Ferrara.
La mostra, attraverso fotografie, immagini e testi, esplora le drammatiche conseguenze delle politiche razziste in Italia durante il periodo delle leggi razziali fasciste del 1938. In particolare, offre uno sguardo approfondito sull’impatto che le leggi razziali ebbero sulle famiglie ebree italiane, raccontando le vicende di quattro di queste: i Bassani, i Vita, i Mortara e i Finzi. La narrazione si sviluppa attraverso documenti d’archivio, foto e volumi di approfondimento, offrendo uno sguardo coinvolgente su un periodo doloroso della storia italiana.
“I nostri studenti e i colleghi docenti hanno lavorato per far ragionare i giovani su una delle pagine più drammatiche della nostra storia nazionale. È stato un impegno quotidiano, perché gli studenti sono riusciti non solo a imparare le vicende storiche relative alle leggi razziali, ma a diventare loro stessi divulgatori di queste storie”, ha spiegato Giorgio Rizzoni, docente del liceo Roiti intervenuto a nome dell’istituto estense.
Il direttore del Meis Amedeo Spagnoletto ha ricordato come “il Museo Nazionale dell’Ebraismo e della Shoah prosegue nel proprio impegno per la conoscenza e la difesa dei valori democratici. Lo studio della storia da parte dei giovani è fondamentale per evitare il ripetersi di tragedie come quella dell’emanazione delle leggi razziali”.
“Questa mostra è uno dei lavori a cui teniamo di più insieme ai Viaggi della memoria, perché dimostra quanto sia importante far lavorare gli studenti su documenti storici”, ha sottolineato la Ppresidente dell’Istituto di Storia contemporanea di Ferrara Anna Quarzi.
La mostra “Il peso della legge” è stata progettata con l’obiettivo di approfondire la conoscenza delle leggi razziali emanate dal regime fascista e le conseguenze provocate, ripercorrendo le storie di persone e famiglie di cittadini italiani di religione ebraica. Nel tentativo di uscire dagli stereotipi con cui spesso viene raccontato il periodo della persecuzione antisemita, la mostra è stata realizzata per confrontare il linguaggio freddamente burocratico dei testi normativi che formalmente legittimavano tale persecuzione con le conseguenze drammatiche che l’applicazione delle norme ha avuto sulla vita quotidiana delle persone. Si è scelto, pertanto, di procedere su due linee parallele: partendo dal Manifesto della razza da un lato e dall’altro dallo studio di documenti presenti nell’archivio del MEIS relativi alle vicende di famiglie di religione ebraica residenti nelle province di Ferrara e Ravenna.
La mostra, allestita nei locali dell’Assemblea legislativa in Viale Aldo Moro 50 a Bologna, sarà aperta al pubblico dal lunedì al venerdì fino al 28 maggio dalle ore 9 alle ore 18.
(Luca Molinari)
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