La scelta di alloggiare i richiedenti asilo in una villa considerata di lusso, come accaduto a Gaibanella in provincia di Ferrara, è “una scelta di dubbia opportunità che ha contribuito a generare e alimentare il malcontento e la tensione sociale in quelle comunità costrette, loro malgrado, ad accogliere migranti sul territorio”.
Lo sostiene Galeazzo Bignami (Fi), in una interrogazione alla Giunta che muova dalla vicenda dell’immobile di Ferrara al centro della cronaca dopo che “il proprietario, nel corso di una riunione pubblica piuttosto accesa, avrebbe fatto sapere che la villa non avrebbe potuto ospitare nessuno in quanto da mesi pignorata e sotto custodia giudiziaria”. Per contro, ricorda Bignami “la cooperativa che avrebbe dovuto gestire l’accoglienza e chi aveva in mano una convenzione per l’utilizzo della villa, che sarebbe stata siglata con i gestori della stessa, ha fatto sapere di non essere a conoscenza delle diatribe legali tra la proprietà e i gestori i quali avrebbero contattato la cooperativa che era alla ricerca di posti letto per ospitare migranti al fine di offrire sei stanze a tale scopo”.
Il consigliere coglie quindi l’occasione per chiedere “quale soggetto era competente a verificare la regolarità degli atti” e di conseguenza “di stabilire linee guida chiare e definitive per i soggetti che gestiscono l’accoglienza”. In ogni caso, avverte Bignami, resta fermo “il giudizio fortemente critico del sottoscritto rispetto a queste forme di accoglienza a tutti i costi, relativamente ai luoghi in cui i migranti possono essere ospitati che devono essere strutture idonee a tale scopo, esaurite le quali dovrebbe intendersi esaurita anche la disponibilità del territorio ad accogliere ulteriori profughi”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(Cesare Cicognani)