COMUNICATO
Sanità e welfare

Migranti. Bignami (Fi): in Emilia-Romagna costi troppo alti per l’accoglienza/ foto

La Corte dei conti, spiega il consigliere in un’interrogazione, raccomanda verifiche, da parte del ministero dell’Interno, sull’attività degli hub regionali e sulla gestione dei contributi regionali, oltre al monitoraggio costante degli standard di ricezione

In Emilia-Romagna costi troppo alti per la gestione dell’accoglienza dei migranti. È Galeazzo Bignami di Forza Italia a intervenire, con un’interrogazione rivolta alla giunta regionale, sul tema dei costi collegati all’immigrazione in regione.

Il costo medio per migrante, spiega il consigliere, “è oscillato, nel 2013, da un minimo di 4,97 euro per la Sicilia e di 11,63 euro per la Puglia fino a un massimo di 56,16 euro per l’Emilia-Romagna (nel 2015 il costo medio per migrante in Emilia-Romagna è sceso a 33,48 euro): solo per il centro di identificazione ed espulsione di Modena la spesa è stata di 167,81 euro a migrante”. Inoltre, rimarca l’esponente di Forza Italia, “il 56 per cento delle richieste di asilo, nel 2016, è stata respinta (solo il 13 per cento dei richiedenti ha ottenuto lo status di rifugiato)”.

La Corte dei conti, aggiunge l’azzurro, “auspica pertanto la creazione di un metodo di valutazione e vaglio maggiormente celere (attualmente la domanda di asilo riceve risposta dopo oltre sei mesi dalla presentazione)”. Lo stesso organo, prosegue, “evidenzia anche ‘perplessità sulla tenuta dei conti da parte dei locali uffici territoriali del Governo’ e sulla la gestione contabile del fenomeno migratorio nel suo complesso”. La Corte raccomanda quindi, spiega Bignami, verifiche, da parte del ministero dell’Interno, sull’attività degli hub regionali e sulla gestione dei contributi regionali, oltre al monitoraggio costante degli standard di ricezione.

Il consigliere vuole sapere dall’esecutivo regionale a quanto ammontano le risorse regionali, dal 2013 ad oggi, destinate all’accoglienza, i motivi dei costi di gestione mediamente più elevati rispetto ad altre realtà territoriali e, infine, se il ministero dell’Interno si sia attivato per verificare le cause di queste criticità.

(Cristian Casali)

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