La Giunta regionale si impegni a verificare quanti siano gli stranieri richiedenti protezione internazionale e quanti gli immigrati clandestini presenti nel centro di accoglienza per richiedenti asilo (Cara) in via Mattei a Bologna e a sollecitare l’espulsione immediata di questi ultimi.
Lo chiede una risoluzione presentata dal gruppo della Lega nord (primo firmatario: Alan Fabbri), dove si legge che “i cittadini stranieri entrati in modo irregolare in Italia sono accolti nei centri per l’immigrazione dove ricevono assistenza, vengono identificati e trattenuti in vista dell’espulsione oppure, nel caso di richiedenti protezione internazionale, per le procedure di accertamento dei relativi requisiti. Le strutture – ricordano i consiglieri – si dividono in centri di primo soccorso e accoglienza (Cpsa), centri di accoglienza (Cda), centri di accoglienza per richiedenti asilo (Cara) e centri di identificazione ed espulsione (Cie)”.
I firmatari evidenziano che una delle caratteristiche del Cara “è quella di essere un ‘centro aperto’, ovvero senza limitazione di movimento degli ospiti”, che nella struttura bolognese “sempre più spesso sono collocate persone provenienti da altre regioni”, che “tra gli ospiti sono presenti immigrati che hanno creato disordini in altre strutture” e che la “libertà di movimento” non consente controlli significativi.
I consiglieri invitano quindi la Giunta ad attivarsi perché si intraprenda un percorso di svuotamento della struttura bolognese che ne consentirebbe la chiusura.
Oltre a Fabbri, hanno sottoscritto la risoluzione Daniele Marchetti, Fabio Rainieri, Gabriele Delmonte, Matteo Rancan, Andrea Liverani, Massimiliano Pompignoli, Stefano Bargi e Marco Pettazzoni.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it)
(Antonella Celletti)