COMUNICATO
Governo locale e legalità

Migranti Modena. Degrado in struttura d’accoglienza, Bargi (Ln): accertare responsabilità

Il consigliere punta il dito contro i rimpalli di responsabilità per gli omessi controlli e chiede l’intervento della Giunta regionale per fare luce sulla vicenda e vigilare sui criteri di appalto

La situazione di degrado in cui versa una palazzina ubicata in via Emilia Ovest, a Modena, in cui sono ospitati 22 richiedenti asilo, portata all’attenzione dell’opinione pubblica nei giorni scorsi grazie a un’inchiesta giornalistica, è oggetto di un’interrogazione presentata in Regione da Stefano Bargi (Ln).

Nell’atto ispettivo, il consigliere riporta le condizioni di degrado della struttura – i profughi vivevano da mesi fra topi, scarafaggi, rifiuti e muffa – e sottolinea come il soggetto gestore fosse la cooperativa L’Angolo, in passato accreditata dalla Regione per la sua attività di assistenza ai tossicodipendenti. La cooperativa, meno di un anno fa, – ricorda il leghista – era già stata al centro di un’inchiesta a causa delle condizioni dei migranti ospitati presso il convitto del santuario Madonna del Murazzo, nel modenese, situazione puntualmente segnalata dallo stesso consigliere alla Regione mediante un’interrogazione. “Nonostante questo precedente- rimarca Bargi- alla cooperativa L’Angolo è stato assegnato quest’altro appalto per la gestione dei migranti”.

Inoltre, – scrive il leghista – il prefetto di Modena avrebbe dichiarato che i sopralluoghi effettuati dall’Ausl nei mesi scorsi non avrebbero rinvenuto anomalie. L’Ufficio igiene pubblica dell’Ausl, però, smentendo il prefetto, avrebbe confermato il proprio sopralluogo nella palazzina solo lo scorso 15 dicembre, dopo la pubblicazione dell’inchiesta.

Da qui l’iniziativa dell’esponente del Carroccio, che chiede alla Giunta regionale “per quali ragioni sia stato assegnato alla cooperativa L’Angolo l’appalto in questione; se corrisponda al vero che l’Ausl di Modena non abbia mai effettuato controlli prima dell’inchiesta giornalistica e se la responsabilità degli omessi controlli sia da ascrivere alla stessa azienda sanitaria o alla prefettura; quali iniziative intenda intraprendere per porre fine alla situazione di degrado e rivalersi su chi dovesse aver cagionato spreco di denaro pubblico”. Infine, Bargi domanda all’esecutivo regionale “se intenda vigilare sui criteri con i quali vengono assegnati gli appalti per la gestione dei richiedenti asilo e se intenda attivare immediatamente le competenti autorità sanitarie per verificare le condizioni igieniche degli stabili che ospitano i migranti nella nostra regione”.

(Luca Govoni)

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