No all’attivazione di ulteriori centri di permanenza per i rimpatri “nei territori più sovraccaricati dell’ospitalità di richiedenti asilo”, in particolare a Parma che, in regione, “ospita di gran lunga il maggior numero di richiedenti asilo in proporzione ai suoi abitanti – quasi 1.000 nella sola città”. Lo chiede un consigliere della Lega Nord in un’interrogazione alla Giunta regionale in cui segnala che, come emerge dalla disposizione del decreto 13/2017, il Ministero dell’Interno sembra “intenzionato ad attivare anche più di un centro di permanenza per ciascuna Regione, specie per quelle più popolose che ospitano un maggior numero di stranieri richiedenti asilo – come appunto l’Emilia-Romagna”.
Il consigliere ricorda che nella città di Parma “si è ampiamente superato non solo il limite dei 2,5 richiedenti per mille abitanti suggerito dalla Conferenza Stato Regioni e Province autonome al Governo”, ma addirittura quello dei 4 ogni mille. “Anche la vice presidente regionale delegata al welfare, Elisabetta Gualmini” continua il consigliere leghista, “aveva dichiarato di essere favorevole ad una più equa distribuzione di questi migranti sul territorio regionale”.
Lo stesso decreto stabilisce la possibilità per il Presidente della Regione di opporsi all’attivazione di nuovi centri, ricorda il consigliere, che invita “ad alleviare il sovraccarico di ospitalità presente sul territorio di Parma e provincia”.
(Francesca Mezzadri)
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