COMUNICATO
Parità, diritti e partecipazione

MINORI. GARANTE REGIONALE INFANZIA NEL COMITATO INDIRIZZO GIURISPRUDENZA UNIVERSITÀ MODENA E REGGIO EMILIA, FADIGA: FAVORIRE ATTIVAZIONE INSEGNAMENTI DEDICATI A DIRITTI BAMBINI

Il Comitato definisce l’offerta formativa dei corsi di laurea per preparare gli studenti al mondo del lavoro. Al via corso di diritto minorile: si è iscritto quasi uno studente su quattro del Dipartimento

La dottoressa Emiliana Bertolini dell’Ufficio del Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Emilia-Romagna ha partecipato ieri pomeriggio alla prima riunione del Comitato di indirizzo del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Modena e Reggio Emilia: un passo importante per “favorire l’attivazione di insegnamenti specificamente dedicati alla protezione del minore e al riconoscimento dei suoi diritti”, commenta la figura di Garanzia dell’Assemblea legislativa. Una attenzione per i più giovani che per l’ateneo emiliano significa nello specifico l’avvio di un corso di diritto minorile, a cui gli studenti hanno risposto positivamente: si è iscritta infatti quasi una persona su quattro di quelle che frequentano Giurisprudenza, per un totale di oltre 50 alunni.

L’ateneo ha raccolto la sollecitazione del Garante a seguito dei risultati della ricerca condotta dal suo ufficio nel 2013, che aveva coinvolto tutti gli atenei dell’Emilia-Romagna e, ricorda Fadiga, aveva l’obiettivo di “capire quanto e in che modo i temi del diritto minorile e della tutela dei minori sono presenti nell’offerta formativa erogata dalle Università dell’Emilia-Romagna e quale spazio trova negli insegnamenti universitari la Convenzione Onu”: una analisi da cui emergeva come “solo l’Università di Parma e, in misura diversa, Piacenza avessero centrato l’obiettivo prevedendo, per quanto riguarda l’area delle Scienze pedagogiche e psicologiche l’erogazione di insegnamenti afferenti il diritto minorile”.

Il Comitato di indirizzo è un organismo misto Università – rappresentanti di enti esterni, che ha la funzione di consultare periodicamente le “parti interessate” dei corsi di laurea: in questo caso ordini professionali, enti e istituzioni pubbliche, associazioni di categoria e imprenditoriali, settore bancario e assicurativo. La consultazione è volta, in particolare, alla definizione di un’offerta formativa che tenga conto delle istanze provenienti dal mondo del lavoro, con una particolare attenzione alle realtà professionali presenti sul territorio modenese e reggiano: l’obiettivo è innescare un processo che consenta agli studenti di acquisire tutte le competenze e gli strumenti necessari ad inserirsi proficuamente nel mercato del lavoro.

(jf)

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