Le segnalazioni e le raccomandazioni del Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza rivolte alla giunta o ad altro soggetto della Regione devono avere risposta certa e documentabile entro 30 giorni dalla data di ricevimento e ai consiglieri regionali deve essere garantito pieno accesso alla documentazione prodotta o detenuta dal Garante. Sono queste le modifiche alla legge regionale che istituisce la figura del Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza contenute in un progetto di legge presentato da Raffaella Sensoli (M5s) e discusso oggi in commissione Bilancio, presieduta da Massimiliano Pompignoli.
D’accordo con Sensoli anche Gianluca Sassi del gruppo Misto, che ritiene giusto che “le figure e i soggetti che lavorano nello stesso territorio e nello stesso ente si parlino tra di loro, renderlo ufficiale è corretto. In più giusto che i consiglieri possano fare delle ispezioni in capo a questo ente”. Gian Luigi Molinari del Partito democratico ha sottolineato “l’importanza della terzietà del garante”.
(Margherita Giacchi)